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02/07/2024 - DECONTRIBUZIONE SUD PROROGATA AL 31 DICEMBRE MA CON LIMITAZIONI

Dopo lunghe trattative in Europa, è stato ufficializzato il prolungamento della decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024. La proroga di sei mesi sarà applicabile solo per le assunzioni effettuate entro il 30 giugno 2024. L’Italia ha richiesto due modifiche al regime attuale: un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro (portando il totale a 14,3 miliardi) e la proroga del periodo di riduzione dei contributi fino al 31 dicembre 2024. Questa agevolazione ha registrato numeri record: nel 2023 ha incentivato 1.453.444 rapporti di lavoro, nel 2022 1.377.453, e nel 2021 1.224.044, secondo i dati rielaborati dall’Ufficio parlamentare di Bilancio. La misura consiste in una sgravio sui contributi previdenziali per i datori di lavoro privati con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sono esclusi i premi e contributi INAIL. Non è previsto un massimale di sgravio contributivo individuale. Va anche precisato che non si applica solo alle nuove assunzioni ma a tutti i rapporti in essere nel periodo agevolato. Sono esclusi il settore del lavoro domestico, della finanza e dell'agricoltura. Le recentistruzioni precisano che il Temporary Framework europeo ha innalzato  nuovamente i massimali, come segue: per i settori della pesca e dell’acquacoltura passano da 300mila a 335mila euro; per le altre imprese ammissibili all’aiuto, il massimale  sale da 2 milioni a 2,25 milioni di euro. Per i datori di lavoro che operano in più settori con massimali diversi, si devono rispettare i relativi limiti e non superare complessivamente il tetto di 2,25 milioni di euro. L’ultima proroga della decontribuzione Sud era stata concessa con l'intento di sostenere le imprese colpite dalle perturbazioni economiche derivanti dall’aggressione russa all’Ucraina, dalle sanzioni internazionali e dalle contromisure economiche adottate dalla Russia. Tuttavia, nonostante tali criticità economiche non siano ancora state superate, l'Unione Europea ha deciso di non estendere ulteriormente questo regime straordinario. In risposta alla mancata proroga, il Decreto Legge 60/2024 ha introdotto il "bonus Zes" (articolo 24). Questo altro non è che uno sgravio contributivo destinato alle assunzioni nelle stesse regioni del Mezzogiorno, che però presenta però criteri più restrittivi. Questo incentivo infatti  riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 di lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, ed è riservato a imprese con un massimo di 10 dipendenti al momento dell’assunzione. Sono interessati dunque un numero ben più limitato di beneficiari.