17/07/2024 - CORSI DI SICUREZZA, ACCETTATO L'UTILIZZO DELLA REALTA' VIRTUALE
Interpello Commissione sicurezza numero 3 del 2024 sulle modalità di erogazione dei corsi obbligatori riguardanti salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L'utilizzo di nuove tecnologie nel campo della formazione per la sicurezza sul lavoro è un tema che suscita sempre maggiore interesse. In questo caso, l'uso della realtà virtuale come metodo di apprendimento e di verifica sembra essere una possibile innovazione per migliorare l'efficacia della formazione. Di recente, è stato sollevato un interpello alla Commissione ministeriale per la sicurezza per chiarire se questa tecnologia possa essere utilizzata nei percorsi formativi obbligatori previsti dalla normativa vigente. All'interno del già citato Interpello (n. 3/2024) viene chiarito che l'uso della realtà virtuale può essere considerato adeguato e in linea con le normative vigenti. L'interpello è stato presentato per sapere se è possibile utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e verifica finale per i corsi obbligatori di formazione e aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come previsto dall'articolo 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008 numero 81, modificato dal decreto legge 146/2021 e dal decreto-legge 30 aprile 2022, numero 36. La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha esaminato e valutato il quesito e concludendo che le modalità di formazione devono fare riferimento agli accordi attualmente vigenti. In particolare, si rinvia all'Accordo datato 21 dicembre 2011 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, che prevede l'uso di metodologie di apprendimento innovative, compreso l'e-learning. Per tale motivo, la realtà virtuale può essere considerata una metodologia adeguata, a condizione che rispettino i criteri stabiliti dagli accordi esistenti. Le norme cui la Commissione fa riferimento sono l'articolo 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, numero 81, che stabilisce le responsabilità del datore di lavoro per la formazione dei lavoratori e il decreto legge 146/2021, che ha modificato lo stesso articolo includendo le verifiche finali di apprendimento. Inoltre, il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, aveva già previsto l'uso di tecnologie avanzate come la realtà aumentata per migliorare la sicurezza sul lavoro, mentre l'Accordo del 21 dicembre 2011, aveva definito le metodologie di insegnamento/apprendimento e l'Accordo del 7 luglio 2016 stabiliva i requisiti per la formazione e-learning. La Commissione ritiene che, in attesa di un nuovo accordo specifico, le modalità di formazione devono rifarsi agli accordi attualmente vigenti, in particolare l'Accordo del 21 dicembre 2011. In conclusione, la realtà virtuale può quindi essere considerata come un metodo di insegnamento/apprendimento innovativo conforme a quanto previsto dagli attuali accordi.