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13/09/2024 - FISCO, CONVENZIONE ONU IN VIA DI DEFINIZIONE

"La materia fiscale è sempre più al centro delle politiche governative ed economiche dei vari Paesi - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - poiché finalmente, e diremmo anche inevitabilmente, ci si è resi conto dell'importanza di tale settore anche come strumento attivo e non solo come mero insieme di obblighi da sottoporre ai cittadini. Un modo differente di pensare al Fisco permette quindi di inquadrarlo anche come mezo di grande importanza per correggere le disuguaglianze sociali e per creare un contesto di maggiore equità. Altro aspetto di grande rilevanza è senza dubbio l'intensificarsi della battaglia contro i reati fiscali - aggiunge la Dototressa Maria Emilda Sergio - resa possibile anche da un altro fattore, ossia dalla crescita della cooperazione a livello internazionale fra le Amministrazioni nazionali e all'interesse sempre crescente per l'argomento in seno a enti sovranazionali come Unione Europea, Ocse, Onu, tanto per citare i più rappresentativi".

L'equa ripartizione dei diritti di imposizione fiscale, compresa un'equa tassazione delle multinazionali; il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale da parte di individui con un patrimonio netto elevato; l’assistenza amministrativa reciproca in materia fiscale, anche per quanto riguarda la trasparenza e lo scambio di informazioni a fini fiscali; l’efficace prevenzione e risoluzione delle controversie fiscali. Questo l'elenco delle voci principali contenute al punto 10 del paragrafo dedicato ai principi e agli impegni nella bozza da cui poi, col proseguio dei lavori e col passare dei mesi, dovrà scaturire un documento di grandissima importanza, ossia la Conenzione Quadro sulla Cooperazione Fiscale Internazionale delle Nazioni Unite. Si tratta di una novità che definire di portata epocale non è esagerato, poichè Segna un passaggio di grande impatto riguardo tale delicato argomento. La cooperazione è ritenuta pressoché in maniera unanime come soluzione irrinunciabile per superare le difficoltà che accomunano i diversi Governi e per dare vita a un nuovo corso.

Di strada ne è stata fatta già parecchia, se si pensa al modo in cui l'arogmento Fisco è stato trattato fino a un passato neanche troppo lontano, ossia in maniera più distaccata e sicuramente meno sistematica rispetto a quanto accade oggi. L'apertura alla cooperazione fra gli Stati è una vera rivoluzione che ha portato a risultati notevoli e che non ha ancora espresso pienamente il proprio straordinario potenziale. Ma di strada ne è stata fatta tanta anche relativamente alla Risoluzione 78/230 approvata il 22 novembre del 2023, ossia il documento mediante il quale è stata disposta l'istituzione di un Comitato Intergovernativo per la stesura di una Cinvenzione Quadro delle Nazione Unite per la Cooperazione Fiscale Internazionale. Da alora, tra analisi, modifiche, discussioni, aggiornamenti si è arrivati a fissare un obiettivo preciso e decisamente ambizioso, ossia il completamento del lavoro in corso nato con la Bozza Zero, al fine di sottoporre il testo finale della Convenzione e dei relativi protocolli iniziali nella 82esima sessione dell'Assemblea Generale, prevista per il settembre del 2027 in quel di New York.

"Obiettivi di grande rilevanza da centrare attraverso il dialogo, il confromto e il lavoro costante al fine di raggiungere risultati difficilmente immginabili anche solo pochi anni fa - è il pensiero dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - in una materia di difficile gestione come il Fisco. Il lavoro portato avanti da enti prestigiosi e di cruciale importanza come Ocse e Onu, senza dimenticare ovviamente la centralità dell'Unione Europea, è indicativo di come la strda da percorrere per il futuro, anzi già nel presente, sia per forza di cose quella della cooperazione. I sistemi fiscali moderni sono sempre più efficaci anche come strumenti di equità sociale e in molti Paesi, come ad esempio il nostro, una riforma profonda è assolutamente ineludibile, per cui - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - siamo fermamente convinti che i cambiamenti in atto potranno davvero fornire una base importante per un generale rinnovamento di cui l'Italia ha davvero bisogno".