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18/10/2024 - ISTAT, I DATI SULLA POVERTA' FANNO RIFLETTERE

"Il tema della povertà è sempre un argomento estremamente delicato e molto complesso non solo da affrontare, ma anche - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia -da rilevare e analizzare in maniera compiuta. Ciò che colpisce valutando i dati a disposizione, che fanno riferimento al 2023, è che senza dubbio la fase di assestamento e di difficoltà continua e diventa via via sempre più spinosa, poiché si fa realmente fatica a dare vira a quel cambio di passo generale in grado di garantire un livello più alto di benessere generale. Il lavoro fatto finora evidentemente non basta e bisogna seriamente interrogarsi su come agire da qui in avanti - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - perché invertire la rotta non deve essere solo un obiettivo a lungo termine, viste le reali, grandi e diffuse difficoltà che vivo o quotidianamente milioni di persone nel nostro Paese".

I dati resi noti in questi ultimi giorni dall'ISTAT invitano a una profonda riflessione sullo stato attuale del nostro Paese e della sua popolazione. La prima informazione di grande rilievo che, come una sorta di copertina illustra un quadro decisamente complesso e denso di significati, è quello relativo alla percentuale di coloro che rientrano nella categoria della povertà assoluta: tale dato si assesta su un preoccupante 10%. In altri termini, quasi 6 milioni di persone convivono con tale livello di povertà nel nostro Paese; oppure basta dire che una persona su dieci, in Italia, vive una quotidianità fatta di rinunce essenziali. Il dato, di per sé drammatico, reca con sé altre informazioni su cui è obbligatoria una riflessione, poiché non solo chi è disoccupato viene risucchiato in tale categoria, ma in molti casi tale sorte spetta pure a chi in lavoro ce l'ha.

Colpisce il fatto che le famiglie con un componente impiegato come operaio siano presenti in gran numero tra coloro in povertà assoluta, a testimoniare la crisi del comparto industriale, ancora molto lontana da una soluzione proficua. Percentuali alte anche fra famiglie con uno o più stranieri nel proprio nucleo, mentre si registra una situazione di difficoltà crescente anche nelle famiglie del nord, anche se il Sud, purtroppo, si conferma tristemente in testa nella graduatoria dei poveri assoluti. L'istituzione della famosa glia presenta poi una situazione particolare, caratterizzata da diverse criticità importanti. Basti pensare, ad esempio, che più è alto il numero dei componenti del nucleo, più figli ci sono e più è alta la possibilità di scivolare nel vortice della povertà assoluta. E fa ulteriormente riflettere il fatto che ben 1 milione e 300 mila minori circa facciano parte dei cittadini in povertà assoluta.

"Dati statistici e informazioni sono strumenti di grande utilità per avere il quadro generale di determinate realtà e di specifiche situazioni - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e ovviamente bisogna analizzare il tutto con serietà e con la dovuta attenzione, specialmente in ambito tanto mportanti. Se la povertà è una realtà purtroppo così diffusa è evidente che non ci si può nascondere dietro a scuse o giustificazioni di sorta: pur tenendo conto della realtà del Sistema-Paese, delle criticità presenti e di innumerevoli fattori che influiscono in maniera significativa - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - crediamo sia indispensabile affrontare in tempi rapidi il problema e mettere in atto tutte le soluzioni a disposizione per invertire la tendenza. Siamo certi che soluzioni e strumenti ci siano e che si debba con coraggio compiere le scelte strategiche necessarie per combattere la povertà ".