12/11/2024 - PRECEDENZA DOPO CONTRATTI A TERMINE, NOVITA' DALLA CASSAZIONE
La sentenza n. 19348/2024 della Corte di Cassazione fornisce una interpretazione estensiva affermando che il diritto può essere esercitato anche in costanza di rapporto. La sentenza n. 19348/2024 della Corte di Cassazione riguarda una controversia sul diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato. La sentenza capovolge il giudizio di merito ampliando la tutela per i lavoratori a termine che possono manifestare l'interesse per la riassunzione anche durante i rapporto di lavoro a termine. La lavoratrice in questione aveva intrapreso l'azione legale contro la cooperativa sociale, sostenendo che la società avesse illegittimamente omesso di riconoscerle il diritto di precedenza nelle assunzioni successive alla cessazione del suo piu recente rapporto di lavoro a termine. Nello specifico la causa trae origine da due contratti a tempo determinato tra le parti, uno del 2013 e l'altro del 2014, e dalla mancata stabilizzazione della lavoratrice, che ha rivendicato il suo diritto di precedenza in base all'articolo 5, comma 4-quater del D.lgs. 368/2001, come integrato dal D.lgs. 81/2015. La lavoratrice ha tenuto presente infatti di aver manifestato la propria volontà di esercitare il diritto di precedenza mentre il suo contratto a termine era ancora in essere. In particolare, ha presentato la richiesta di precedenza il 22 dicembre 2014, durante la validità del secondo contratto a termine, che sarebbe scaduto solo il 27 settembre 2015. Nel suo esame, la Corte d'appello di Venezia aveva respinto le pretese della lavoratrice, basandosi su una doppia motivazione: tanto per iiziare l’esclusione della possibilità di esercitare il diritto di precedenza durante il rapporto di lavoro a termine e per continuare l’insufficienza delle prove fornite dalla lavoratrice su altre assunzioni a tempo indeterminato effettuate da parte della cooperativa. La lavoratrice ha quindi contestato questa interpretazione, argomentando che il diritto di precedenza doveva essere riconosciuto non solo al termine del rapporto, ma anche durante la sua vigenza, una lettura supportata dal comma 4-sexies dello stesso articolo. Come risaputo, il diritto di precedenza, come disciplinato dagli articoli 5, commi 4-quater e 4-sexies del D.lgs. 368/2001 (e successive integrazioni), è una tutela che consente a un lavoratore con contratti a termine di essere preferito nelle nuove assunzioni a tempo indeterminato presso la stessa azienda, a patto che abbia maturato almeno sei mesi di servizio continuativo. Questa normativa nasce con l'intento di incentivare la stabilizzazione dei lavoratori a termine, rendendo prioritario il loro impiego fisso rispetto a nuove assunzioni di risorse esterne. Nel caso specifico la decisione della Cassazione ha stabilito , con una interpretazione estensiva della norma , un principio rilevante, ovvero che il diritto di precedenza può essere esercitato sia in costanza del rapporto, cioè durante il periodo di validità del contratto a termine, sia entro un anno dalla sua conclusione, così confermando l'obiettivo di tutelare la continuità lavorativa sentenza è stata quindi rinviata alla Corte d'appello di Venezia, in diversa composizione, per il riesame della controversia, anche in merito alle spese legali sostenute dalle parti