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14/11/2024 - BONUS NATALE 2024, POSSIBILE AMPLIAMENTO

Novità in arrivo per il bonus di Natale da 100 euro per i lavoratori con figli e redditi fino a 28 mila euro. E' definitivo il nuovo bonus natalizio da 100 euro per i lavoratori dipendenti a basso reddito con figli. Riassumendo la norma definitiva prevede un'indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico solo per il 2024, in attesa dell'introduzione di un nuovo regime fiscale sostitutivo in corso di definizione nella Riforma fiscale. Per ottenere l'appena citata indennità, devono essere soddisfatte congiuntamente, al momento dell'erogazione, le seguenti condizioni: il reddito complessivo del lavoratore non deve superare i 28.000 euro; il lavoratore deve avere un coniuge non separato legalmente e almeno un figlio a carico (anche fuori dal matrimonio, adottivo o affidato); l'imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alla detrazione spettante ai sensi dell'articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi. L'indennità non concorre alla formazione del reddito complessivo e viene erogata proporzionalmente al periodo di lavoro. Nella determinazione del reddito complessivo: è escluso il reddito dell'abitazione principale e di eventuali pertinenze e si tiene conto anche di eventuali redditi agevolati (per fare un esempio vanno conteggiate le quote esenti dei redditi rientranti nel regime impatriati (art 16 dlgs 147 2015 - o rientro dei cervelli (articolo 44, comma 1, del Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78). Il sostituto d'imposta (datore di lavoro) è responsabile del riconoscimento dell'indennità, che viene accreditata insieme alla tredicesima mensilità su richiesta del lavoratore. La compensazione da parte del datore di lavoro nei flussi Uniemens potrà essere effettuata dal giorno successivo a quello dell'erogazione in busta paga. Se durante il conguaglio l'indennità risulta non spettante, il datore di lavoro è tenuto a recuperarla successivamente Inoltre, l'indennità può essere rideterminata nella dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore, anche se non erogata dal datore di lavoro. Per finanziare l'onere dell'indennità, stimato intorno a 100,3 milioni di euro per il 2024, si provvede mediante riduzioni di fondi e accantonamenti da diversi ministeri e fonti di bilancio statale. Come appena detto i datori di lavoro (sostituti d'imposta) sono incaricati di erogare l'indennità insieme alla tredicesima, previa richiesta scritta del lavoratore che attesta il proprio diritto al beneficio e fornisce i codici fiscali di coniuge e figli. Il Governo ha deciso di anticipare il pagamento del Bonus 100 euro a dicembre, associandolo alla tredicesima mensilità, sulla base dell’andamento positivo delle entrate fiscali, che ha permesso di rendere subito disponibile la misura.  La norma prevede infatti che l'erogazione avvenga unitamente alla tredicesima. Tale scelta presenta  però delle complicazioni tecniche e pratiche, soprattutto per quanto riguarda le verifiche di reddito e gli obblighi dei datori di lavoro. La formulazione della norma  crea così incertezza sul momento dell'erogazione  in almeno due casi: per quei lavoratori che non ricevono  la  tredicesima tradizionale dal datore di lavoro,   come gli operai edili; i lavoratori che la ottengono in ratei mensili. In assenza di indicazioni chiare dall’Agenzia delle Entrate su questi aspetti  il datore di lavoro potrebbe trovarsi nella posizione di decidere autonomamente in che modo e quando versare il bonus, esponendosi a eventuali contestazioni.  Non è del tutto chiaro inoltre (almeno momentaneamente) se nel caso di modifiche successive della situazione reddituale, come  può avvenire  per: un figlio  non piu a carico  per  una percezione di reddito successiva o per le  dimissioni del lavoratore negli ultimi giorni dell'anno, che ridurrebbe i giorni effettivi dei lavoro nel mese e quindi anche del bonus,  ci sia effettivamente necessita di  richiedere la restituzione della somma in sede di dichiarazione o di conguaglio Uniemens  di fine anno. Da segnalare anche come criticità  l'esclusione  dal Bonus Natale delle famiglie nelle quali entrambi i genitori abbiano riconosciuto il figlio, motivo per cui  non rientrano in nessuna delle due categorie  previste dalla norma: famiglie di coniugati  e uniti civilmente o famiglie monogenitoriali (con figli riconosciuti da un solo genitore).