28/11/2024 - CONTRATTI A TERMINE, NOVITA' SUI RISARCIMENTI NEL DECRETO SALVAINFRAZIONI CONVERTITO
Decreto Salvainfrazioni convertito in legge 166 2024: tornano risarcimenti potenzialmente illimitati per i contratti a termine dichiarati illegittimi, in caso di maggior danno. Il Decreto Legge Salva infrazioni UE 131/2024 , approvato in data 6 settembre dal Consiglio dei ministri e pubblicato il 16 settembre 2024 in Gazzetta Ufficiale, è stato convertito in legge (legge 166 2024). Tra le numerose modifiche legislative in tema di lavoro, il provvedimento interviene in tema di risarcimenti nei casi di contratti a termine impugnati dai dipendenti e dichiarati illegittimi dal giudice, con trasformazione a tempo indeterminato. La modifica riguarda principalmente l’articolo 28, commi 2 e 3, del Decreto Legislativo n. 81 del 2015 (uno dei principali attuativi del Jobs Act) che aveva introdotto limitazioni all'indennità risarcitoria per i lavoratori nei casi in cui i contratti a termine si protraggano oltre i limiti di legge, e il lavoratore dimostri di aver subito per questo un maggior danno. Con la modifica si reintroduce la possibilità di indennità risarcitorie definite liberamente dal giudice. La modifica, che ha portato vari dubbi tra gli esperti della materia, prevede che il lavoratore potrà ottenere un risarcimento superiore alle 12 mensilità previste in precedenza, qualora dimostri di aver subito un "maggior danno" . Tale modifica potrebbe avere un impatto rilevante, soprattutto in relazione alle illegittimità delle proroghe e dei rinnovi contrattuali superiori ai 12 mesi, ora che le causali per le proroghe, differenziate nei vari CCNL , sono state reintrodotte e i rischi di contenzioso sono aumentati. La normativa precedente, introdotta nel 2015, prevedeva infatti che in caso di utilizzo illecito del contratto a termine, oltre all'obbligatoria trasformazione in contratto a tempo indeterminato, il lavoratore avesse diritto ad o un indennizzo tra 2,5 e 12 mensilità, importo riducibile del 50% in presenza di previsioni dei ccnl di settore, in materia. L'Europa però ha giudicato queste disposizioni insufficientemente dissuasive per i datori di lavoro e ha aperto la procedura di infrazione. La nuova normativa messa in campo dal Governo per evitare la sanzione europea: abroga la riduzione alla metà della soglia massima di indennità nel caso di contratti collettivi che prevedano l'assunzione di lavoratori già occupati a termine nell'ambito di specifiche graduatorie, e elimina il limite delle 12 mensilità nel caso il lavoratore dimostri di aver subito un maggior danno per il prolungamento del contratto, aprendo conseguentemente risarcimenti teoricamente illimitati. Si torna dunque a una situazione simile a quella pre-Jobs Act, in cui le controversie si prolungavano a volte artatamente per ottenere risarcimenti più alti. Il testo definitivo non prevede invece alcuna modifica rispetto alla bozza iniziale.