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13/12/2024 - REATI FISCALI: RELAZIONE SPECIALE UE

"In una fase di grande fermento normativo a livello nazionale e non solo, con la Manovra che sta prendendo sempre più corpo e che ovviamente non può non tener conto anche del quadro di riferimento europeo e internazionale in genere - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - non bisogna dimenticare come, parallelamente, tante altre situazioni vivano costanti aggiornamenti, momenti di analisi e di riflessione, soprattutto quelle legate a questioni reputate di fondamentale importanza anche a Bruxelles: fra tutte, naturalmente, spiccano sempre quelle legate alla battaglia per il rispetto della legalità. In particolare continua la lotta senza quartiere ai reati fiscali a ogni livello, con provvedimenti ad hoc e con il costante riferimento ai pilastri europei e alla necessità di regolamentare questioni come ad esempio la tassazione dei grandi gruppi che operano prevalentemente in rete. E in questo contesto - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - grande importanza assume anche l'attività dei vari organi europei, chiamati anche a tirare le somme riguardo ai risultati raggiunti e al lavoro svolto nel contrasto a fenomeni quali evasione ed elusione fiscale".

Arriva da Bruxelles un importante documento, datato 29 novembre 2024 e pubblicato come Relazione Speciale n. 27/2024 e legato proprio a quanto detto poco più su: si tratta di un'analisi accurata condotta da un soggetto dotato di grande autorevolezza, ossia la Corte dei Conti, riguardo ai risultati raggiunti nella complessa e cruciale attività di contrasto ai regimi fiscali considerati dannosi; allo stesso tempo si mette sotto la lente di ingrandimento quanto fatto riguardo alla battaglia contro i fenomeni di elusione dell'imposta da parte delle società nel contesto della Comunità Europea. L'obiettivo è quindi di tutelare la legalità nel suo insieme e di capire quale sia la situazione atuale anche in relazione ai risultati raggiunti per tutelare anche il funzionamento del mercato interno e per prevenire e combattere i reati che comportano gravi perdite di gettito fiscale per gli Stati membri, Si tratta di un'attività su cui l'Unione Europea continua a profondere grossi sforzi e a concentrare tante risorse, intensificando in maniera sempre più rilevante la cooperazione fra i diversi Governi e fra le Amministrazioni Fiscali dei diversi Paesi. 

I risultati positivi fatti registrare negli ultimi anni, con un chiaro aumento dell'efficacia in tal senso e una crescita costante dell'attenzione verso la lotta ai reati di natura fiscale e a una sempre più proficua collaborazione a tutti i livelli fra gli Stati membri, non deve però far passare in secondo piano le problematiche tuttora esistenti. E proprio su questi aspetti da migliorare e sulle criticità presenti si concentrano le riflessioni poste in essere da documenti come la Relazione Speciale targata UE a cui facciamo riferimento. Fenomeni come la globalizzazione economica, ad esempio, hanno dato nuova linfa all'elusione e all'evasione fiscale internazionale, per via della natura sempre più complessa delle società e delle imprese multinazionali; inoltre, l'attuazione della normativa esistente in materia e l'assenza di un quadro comune di monitoraggio fanno sì che che il quadro giuridico messo in piedi e livello europeo venga di fatto depotenziato nella tutela dei conti pubblici contro le pratiche fiscali dannose. Uno strumento di primo piano per ovviare ai problemi che ancora oggi affliggono gli Stati membri e l'Unione nel suo complesso è quello degli accordi internazionali e l'allineamento delle normative nazionali alle direttive adottate a Bruxelles con il contributo di tutti.

"La dimensione planmetaria, oltre che europea, delle interconnessioni fiscali, economiche, sociali e di ogni aspetto della società appannaggio esclusivo dei governi nazionali in passato, fa sì che si debbano fronteggiare nuovi problemi disponendo di nuovi strumenti - è quanto dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio -  e richiede necessariamente la cooperazione fra i diversi Paesi. In tal senso l'Unione Europea rappresenta un palcoscenico di primo piano e ha dimostrato negli anni di funzionare con grande efficacia e di avere la volontà di continuare lungo la strada tracciata. Le normative esistono già e verranno naturalmente implementate e migliorate, aumentando così l'efficacia degli strumenti utilizzati in questa importantissima lotta per la legalità - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - ma non bisgona abbassare la guardia al cospetto di fenomeni come evasione ed elusione, tanto dannosi quanto diffusi e difficili da estirpare".