09/01/2025 - BONUS STRAORDINARI TURISMO 2025
La legge di bilancio 2025 (207-2024) proroga il trattamento integrativo speciale per i lavoratori del turismo e della ristorazione fino al mese di settembre (2025). La Legge di Bilancio 2025, approvata dal Governo lo scorso 15 ottobre e pubblicata nel testo definitivo il 31 dicembre 2024, reintroduce il trattamento integrativo speciale per i lavoratori del settore turismo, estendendolo ai primi nove mesi del 2025. Si proroga senza modifiche applicative la misura contenuta nella Legge di Bilancio precedente, che l' aveva previsto però solo per i primi sei mesi del 2024. Il fine della norma resta quello di sostenere la stabilità occupazionale e di far fronte alla carenza di manodopera nel settore turistico, ricettivo e termale con l'opportuno ampliamento del periodo anche ai mesi estivi, durante i quali la domanda di personale nel turismo è notevolmente alta. Il trattamento integrativo speciale previsto dalla legge di Bilancio 2025 è destinato ai dipendenti che operano in esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, e imprese del settore turistico, inclusi gli stabilimenti termali. Per avere diritto a questa agevolazione i lavoratori devono avere un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro per il periodo d’imposta 2024. Nello specifico il trattamento consiste in: un importo pari al 15% delle retribuzioni lorde; relative al lavoro notturno e straordinario svolto nei giorni festivi (DLgs. 66/2003); nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025. L’erogazione del bonus straordinari potrebbe avvenire anche successivamente, purché entro il termine per il conguaglio di fine anno, come precisato dall’Agenzia delle Entrate. Il bonus non entra nel reddito imponibile del lavoratore. Operativamente parlando, la gestione dovrebbe seguire la disciplina del 2024: il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, è responsabile del riconoscimento del trattamento; previa richiesta scritta del lavoratore, che autocertifica l’importo del reddito da lavoro dipendente percepito nel 2024. Il datore di lavoro dovrà riportare le somme nella Certificazione Unica e potrà recuperare il credito derivante dall'erogazione mediante compensazione in Uniemens, ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97. Si attendono però, per l'operatività le istruzioni aggiornate dall'INPS.