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07/03/2025 - PNRR, CULTURA AL CENTRO DI MOLTI PROGETTI

"È opinione comune e assai diffusa che l'Italia dovrebbe trarre benefici molto più consistenti dal proprio, sconfinato patrimonio artistico, storico e culturale - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - oltre che dalle sue infinite risorse paesaggistiche, naturali ed enogastronomiche. Non a caso uno dei nomi con cui la nostra splendida terra è conosciuta all'estero è il Belpaese e l'Italia è unanimemente considerata come una miniera inesauribile di tesori. Chiaramente non è sempre agevole tradurre le potenzialità in risultati concreti, specialmente in un ambito come quello del turismo, delicato e complesso, oltre che condizionato da innumerevoli fattori. Sicuramente il PNRR - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - rappresenta una nuova, importante occasione per poter arrivare a risultati prima più difficili da raggiungere e in tal senso c'è da dire che si sono avuti importanti novità anche di una certa rilevanza".

Il fattore cultura come punto di riferimento per lo sviluppo e per la crescita di numerosi territori e di intere aree geografiche, ma non solo: la cultura come strumento privilegiato per il recupero di zone da tempo vittime del costante abbandono di interi centri, a causa della mancanza di risorse e di proposte lavorative. Laddove intere generazioni lasciano il luogo di origine per trasferirsi in grandi città a caccia di sbocchi e opportunità precluse nel Comune di nascita, è proprio grazie alla cultura e alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico che si può provare a dare nuova vita a queste zone. E i risultati spesso sono davvero molto positivi, anche se ciò richiede un grande impegno e non può essere frutto unicamente dei soldi pubblici o di interventi straordinari come, per l'appunto, il PNRR.

Il nostro Paese è staro in difficoltà in diversi momenti riguardo la capacità di raggiungere i traguardi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e permangono ancora delle problematiche da risolvere. Del resto si tratta di operazioni complesse e su larga scala inserite in un contesto inusuale, con importanti risorse a disposizione e relativamente poco tempo per utilizzarle in maniera efficace e puntuale. Fino ad oggi, però, seppur con le difficoltà a cui abbiamo fatto cenno, l'Italia ha ottenuto tutte le rate di pagamento previste ed emergono anche segnali incoraggianti in relazione a determinate voci. Ad esempio, come detto, in ambito culturale, nel Belpaese si è arrivati a investire percentualmente di più che in altri Stati europei, come ad esempio Francia, Spagna e Portogallo. E spicca l'attività dedicata al recupero dei borghi: più di trecento sono stati riqualificati e sono state finanziate più di 2500 attività imprenditoriali. Grazie a tali operazioni, che sono ancora in pieno svolgimento e che accompagneranno anche i prossimi anni, si sta puntando a creare i presupposti per la crescita di territori in affanno aprendo nuove e inaspettate vie turistiche in un Paese particolarmente attrattivo da questo punto di vista come il nostro.

"La grande opportunità rappresentata dai fondi europei in arrivo con il PNRR andava e va colta con precisione, costanza, impegno e lungimiranza, adottando una programmazione lucida e oculata - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e nonostante alcuni momenti di appannamento e qualche difficoltà in particolari settori, sono comunque arrivati risultati importanti. Il turismo continua a essere una voce fondamentale per la crescita del nostro Paese e siamo convinti che si possa e si debba fare ancora di più per valorizzare al meglio le straordinarie risorse di cui un Paese come l'Italia dispone. Speriamo che quanto fatto negli anni in cui si è potuto contare sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possa dare il via a una continuità in termini di crescita e investimenti - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - nel settore del turismo e, in generale, per quel che riguarda il processo di crescita del Sistema Paese".