19/03/2025 - PATENTE A CREDITI, SOLO IL 50% DELLE AZIENDE E' IN REGOLA
A fine febbraio, sono state rilasciate 432 mila patenti a crediti, il documento che è indispensabile per operare nei cantieri edili, introdotto dal decreto legge 19/2024 e reso obbligatorio da ottobre 2024. Questo dato, è significativamente inferiore alla stima iniziale di quasi 900 mila tra aziende e lavoratori autonomi operanti all'interno del settore. La discrepanza di tali numeri è attribuita a una valutazione iniziale che includeva tutti i potenziali soggetti interessati, molti dei quali però devono ancora regolarizzare la propria posizione, ad esempio in termini di formazione ai dipendenti. Viene ricordato che la patente a crediti infatti voleva anche essere un incentivo alla riqualificazione delle imprese, assegnando inizialmente 30 crediti a tutti, ma con la possibilità di ottenerne fino a 100 in base a vari fattori come anni di iscrizione alla Camera di commercio, investimenti in sicurezza sul lavoro e formazione, certificazioni di qualità ecc. L'attivazione di questa ulteriore opzione, prevista per gennaio 2025, di fatto è stata posticipata a causa delle necessarie interlocuzioni con il Garante della privacy per rispettare le normative GDPR che hanno bloccato la realizzazione della piattaforma informatiche per la comunicazione delle qualificazioni aggiuntive. Malgrado il ritardo di questa implementazione definitiva si osserva anche che ad oggi bene poche aziende sono state bloccate per la mancata aderenza ai requisiti per la patente, in quanto le decurtazioni dei crediti per irregolarità o infortuni non sono immediate e richiedono tempi lunghi per essere formalizzate. Le verifiche degli ispettori sono iniziate immediatamente a seguito dell'entrata in vigor della norma e su 5.692 controlli effettuati tra ottobre e gennaio, ci sono stati solo 8 casi segnalati di mancato possesso della patente e 15 pratiche per la sospensione, tra l'altro poi archiviate per insufficienza di prove. Infine è stato chiarito che la lista di conformità, anch'essa introdotta dal decreto legge 19/2024, che dovrebbe raccogliere le segnalazioni di irregolarità provenienti dai diversi enti di vigilanza non è ancora operativa a causa della necessità di integrare le diverse banche dati . L'iscrizione e la cancellazione dalla lista richiedono il dialogo tra questi sistemi informatici diversi, e si prevede che diventi operativa 2-3 mesi dopo l'entrata in funzione del Portale nazionale del sommerso, atteso per il 30 maggio 2025.