20/03/2025 - BONUS ANZIANI, REGOLE E PRECISAZIONI
Dal 2 gennaio 2025 è in vigore la nuova Prestazione Universale per anziani non autosufficienti erogata dall'INPS secondo l'articolo 34 del decreto legislativo 29/2024. Si tratta di un contributo economico che ingloba l'indennità di accompagnamento e un contributo spese per l'assistenza ad anziani non autosufficienti. La misura è sperimentale per il biennio 2025-2026. Con il messaggio 4490/2024 l'istituto ha fornito le istruzioni dettagliate sui requisiti, molto stringenti, l'importo e le modalità per fare domanda. Con il nuovo messaggio 949 del 18 marzo 2025 l'istituto precisa le procedure per alcuni aspetti operativi come l'obbligo di scelta tra indennità di accompagnamento e Prestazione Universale e i criteri di valutazione del bisogno assistenziale. Dal 2 gennaio l’INPS, provvederà ad erogare, in via sperimentale, il nuovo bonus per gli anziani, denominato ufficialmente Prestazione Universale, destinata agli ultraottantenni non autosufficienti e subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito gravissimo. Il periodo di sperimentazione inizierà l'1 gennaio 2025 e finirà il 31 dicembre 2026. Il riconoscimento della Prestazione Universale assorbe la fruizione delle indennità di accompagnamento (legge 18/1980) e delle prestazioni di assistenza sociale fornite dagli ATS (articolo 1, comma 164, legge 234/2021). La Prestazione Universale sarà erogata mensilmente ed è composta da: una quota fissa monetaria, corrispondente all'indennità di accompagnamento (legge 11 febbraio 1980, n. 18); una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari ad euro 850 mensili, come contributo al costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici o l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate. La quota fissa e la quota integrativa sono liquidate mediante due distinti e separati pagamenti: la quota fissa viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento; la quota integrativa viene erogata tramite specifico pagamento predisposto tramite la piattaforma “Prestazione Universale”. L’Istituto ha il compito di provvedere al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore. Il riconoscimento della prestazione universale per gli anziani è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: età anagrafica pari o superiore agli 80 anni; un livello di bisogno assistenziale definito gravissimo,il quale è valutato agli atti dalla Commissione medico-legale dell’INPS, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione tecnico-scientifica nominata il 16 ottobre 2024 con DM n. 155/2024 e approvate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024; un valore ISEE sociosanitario ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000; la titolarità dell'indennità di accompagnamento (art. 1, comma 1, della legge 11 febbraio 1980, n. 18) attiva. In caso di sospensione non sarà riconosciuta la prestazione Universale. Nello specifico per il liello di bisogno assistenziale gravissimo la legge indica i seguenti casi: persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS) inferiore o uguale a 10; persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7); persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS) maggiore o uguale a 4; persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B; persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo inferiore o uguale a 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) maggiore o uguale a 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod; persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall'epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell'orecchio migliore; persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5; persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI inferiore o uguale a 34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) inferiore o uguale a 8; ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche. L'INPS chiarisce che si considera "persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte. La domanda potrà essere presentata online all’INPS a partire dal 2 gennaio 2025 sia personalmente con la propria identità digitale che tramite patronati. L'INPS ha emanato un messaggio, n. 949 2025, il quale chiarisce le modalità e le condizioni di accesso e di erogazione della prestazione, rivolgendosi ai potenziali destinatari e ai loro eventuali intermediari. Il messaggio non introduce nuove regole, ma rende più chiari e dettagliati i meccanismi relativi in particolare alla definizione delle modalità di opzione e rinuncia, all'automazione della comunicazione con gli ATS (ancora in fase di sviluppo), ai controlli automatizzati su ISEE e indennità di accompagnamento, ai criteri per riconoscere il bisogno assistenziale gravissimo, a nuovi obblighi di rendicontazione per la quota integrativa, con scadenze fisse e verifiche più rigorose. L'istituto comunica che con la pubblicazione del decreto ministeriale potrebbero essere emanate ulteriori istruzioni.