L’invio delle cartelle esattoriali sarà sospeso fino all'otto gennaio 2017. Così è stato deciso dall’amministratore delegato di Equitalia. Il blocco, però, non è totale, poiché i cosiddetti atti inderogabili saranno comunque notificati, principalmente attraverso la posta elettronica certificata. «È un time out, una sospensione che rientra nel quadro di riforma di un sistema di riscossione che deve essere più dalla parte dei cittadini e non contro», spiega Ruffini, che aggiunge, «c`è ancora molto da fare e i prossimi mesi fino alla radicale trasformazione che entrerà in atto da luglio 2017, saranno impegnativi e complessi ma è un percorso di modernizzazione e di cambiamento che deve essere sviluppato per poter offrire ai contribuenti un nuovo modello e servizi efficienti e semplici. Un percorso che stiamo attuando grazie anche alla preziosa collaborazione con i due azionisti di riferimento, agenzia delle entrate e Inps e con l'indispensabile confronto con il ministero delle finanze». L'operazione «zero cartelle» si inserisce nel percorso di miglioramento del rapporto fisco-contribuenti, che negli ultimi mesi ha portato già diverse innovazioni, come il nuovo portale e l'app Equiclick. Fra le novità di questi mesi anche il progetto «cartella amica», che prevede il piano di rateizzazione dei propri debiti già riportato in un semplice modulo all'interno della stessa lettera, il servizio «se mi scordo» che avvisa i contribuenti dell'arrivo di una nuova cartella o se non sono regolari le rate con un sms sul cellulare o tramite email, nonché i nuovi servizi sul portale www.gruppoequitalia.it, l'attivazione di «pronto Equitalia» il numero telefonico unico 060101, la corsia preferenziale per chi è in pensione col progetto +65, la domiciliazione bancaria per i pagamenti e l'uso massivo della posta elettronica certificata obbligatoria per le notifiche.