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20/01/2017 - AGENZIA DELLE ENTRATE E CONTRIBUENTI: ADEMPIMENTO COLLABORATIVO

L'istituto della compliance intende promuovere la comunicazione e la cooperazione tra l'Agenzia delle Entrate e i contribuenti, allo scopo di prevenire e risolvere le controversie in ambito fiscale. E’ fissato al 31 dicembre 2019 il termine finale della fase di prima applicazione del regime di adempimento collaborativo (o cooperative compliance), istituito con il decreto legislativo 128/2015 ("Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente"). Questo è quanto è ha stabilito il decreto 30 dicembre 2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2017. Gli articoli da 3 a 7 del D.lgs. 128/2014 hanno introdotto e disciplinato un nuovo schema di relazioni tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, denominato regime dell'adempimento collaborativo. L'istituto ha lo scopo di favorire la cooperazione e la comunicazione tra Amministrazione finanziaria e contribuenti, anche nell'ottica di prevenire e risolvere le controversie in materia fiscale. L'accesso al regime è su base volontaria ed è subordinato al possesso di determinati requisiti: si tratta di contribuenti dotati di un adeguato sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, le cui caratteristiche sono specificate dallo stesso decreto legislativo. Aderirvi implica l'assunzione di precisi doveri da parte tanto dell'Agenzia delle Entrate quanto del contribuente. Tra gli adempimenti per l'amministrazione finanziaria - da adottare sia in sede di ammissione al regime sia successivamente - ricordiamo, ad esempio, la valutazione del sistema di controllo del rischio fiscale adottato dal contribuente; la semplificazione degli adempimenti tributari sulla base degli elementi informativi forniti dai contribuenti; l'esame preventivo delle varie situazioni che possono generare rischi fiscali significativi, rispondendo in tempi brevi alle richieste dei contribuenti. Per il contribuente, invece, sono previsti: l'istituzione e il mantenimento di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale; l'osservanza di un comportamento collaborativo e trasparente con l'ufficio, comunicando rapidamente e in modo esauriente i rischi di natura fiscale e, in particolare, le operazioni che potrebbero rientrare nella pianificazione fiscale aggressiva; la risposta in tempi brevi alle richieste avanzate dall'Agenzia delle Entrate.