29/03/2017 - ABOLIZIONE DEI VOUCHER: PUBBLICATO IN G.U. IL DECRETO
Il decreto legge n. 25/2017 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2017 ed entrato in vigore lo stesso giorno, ha abolito la disciplina dei voucher in tutti i settori. Entro il 31 dicembre 2017 potranno ancora essere utilizzati solo i buoni lavoro acquistati prima dell’entrata in vigore del decreto legge. Al momento non è prevista nessuna alternativa per gestire le attività occasionali e accessorie. Con l'abrogazione dei voucher di fatto non potranno più essere utilizzati neanche i voucher garantiti dall'Inps per godere del bonus baby sitter, alternativo al congedo parentale, se non richiesti entro il 17 marzo, data dell'entrata in vigore del decreto. L’abrogazione dei voucher lavoro riguarda anche le mamme che avevano deciso di godere del bonus baby sitter–asili nido. L'agevolazione è in vigore dal 2013 ed è stata prorogata anche per il 2017. Si può utilizzare in alternativa al congedo parentale facoltativo dopo la maternità obbligatoria e consiste in un contributo di 600 euro mensili per riprendere il lavoro e pagare l'asilo nido o la baby sitter nel proprio domicilio. Per le mamme resta la possibilità di rivolgersi agli asili nido o godere del congedo parentale residuo. L'inps ha fornito alcuni esempi sulle situazioni che si possono verificare: chi ha già ricevuto i voucher dall'INPS o ha fatto domanda entro il 17 li può ancora ricevere ed utilizzare entro il 31 dicembre di quest’anno. Nel caso si preveda di non utilizzarli tutti si deve seguire la procedura di restituzione. Chi ha fatto richiesta dopo il 17 marzo e non ha ancora avuto la risposta dell'INPS deve cancellare la domanda. Dal 22 marzo le procedura di richiesta telematica è stata bloccata. L’Inps sottolinea anche che i buoni presi e non usati entro la fine del 2017 non potranno essere restituiti dopo il 31 dicembre 2017. Dalla Commissione lavoro viene comunque la rassicurazione che è intenzione del Governo approvare molto rapidamente un decreto su cui avviare il confronto con le parti sociali per mettere a punto una nuova disciplina del lavoro occasionale.