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21/04/2017 - SPESE SCOLASTICHE DA DETRARRE: MENSE, GITE, LINGUE

Le spese per l’istruzione rappresentano una voce di spesa che il fisco agevola quasi sempre. Nel Modello 730/2017 ci sono diversi sconti fiscali riconosciuti legati sia all’età anagrafica sia alla tipologia di spesa. Ci sono infatti le spese per l’asilo, la scuola dell’obbligo, l’università. Quando le spese di istruzione sono sostenute dai genitori per i figli lo sconto fiscale può essere attribuito al un solo genitore, se l’altro è a carico, diviso equamente tra i due o diviso con percentuali differenti, in quest’ultimo caso però va annotata la suddivisione che si è deciso di adottare. Le spese scolastiche, le cosiddette “spese di istruzione non universitarie”, da indicare nei righi E8/E10, codice 12, sostenute per la frequenza di scuole pubbliche, paritarie private o degli enti locali. Si tratta delle spese per la scuola dell'obbligo, ovvero elementari, medie e superiori. La percentuale di detrazione delle spese di istruzione è del 19%, la legge di Bilancio ha aumentato il tetto massimo di spesa su cui calcolare questa percentuale, che per il 2016 è pari a 567 euro (era di 400 euro nel 2015), questo significa che la spesa massima detraibile è di 107,16 euro per ciascun figlio. Le spese detraibili sono: la retta, la mensa, il costo delle gite scolastiche, la partecipazione a corsi deliberati dall'istituto scolastico, (ad esempio, corsi di lingua, di teatro ecc). Non sono invece detraibili i soldi spesi per l'acquisto dei libri scolastici e del materiale di cancelleria o il costo del servizio di trasporto scolastico.