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02/05/2017 - CAF: DAL 15 MAGGIO SOSPESO IL SERVIZIO ISEE. URGE IL RINNOVO DELLA CONVENZIONE

La presa di posizione espressa dai Caf nei primi mesi dell’anno in corso si è tramutata in provvedimento concreto: a partire dal 15 maggio, infatti, i Centri di Assistenza Fiscale sospenderanno a tempo indeterminato il servizio Isee.

“Si tratta di una decisione tanto sofferta quanto inevitabile –afferma la d.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- che però rappresenta l’unico strumento a nostra disposizione per sensibilizzare le istituzioni competenti ad assumersi le responsabilità del caso. Allo stato attuale delle cose –prosegue Sergio- non esistono le condizioni essenziali per svolgere in maniera adeguata il nostro lavoro. Dispiace che, oltre ai professionisti del settore, vengano penalizzati anche milioni di cittadini che si rivolgono alle nostre strutture per beneficiare di un servizio contraddistinto da standard elevati di qualità e professionalità”.

La soluzione drastica paventata dalla Consulta sin dallo scorso mese di febbraio si è dunque materializzata, in seguito alla decisione presa all’unanimità dai responsabili Caf riuniti in assemblea. Lo stop annunciato e ora messo in pratica è legato alla convenzione scaduta lo scorso 31 dicembre. I centri di assistenza fiscale sono ancora in attesa di una proposta di rinnovo dell’Inps capace di tener conto in maniera adeguata delle necessità dei Caf stessi, non in grado ad oggi di continuare a svolgere la propria importantissima attività.

Le notevoli difficoltà che hanno fatto da contesto all’attività di assistenza fiscale negli ultimi mesi non hanno però intaccato il senso di responsabilità dei Caf, che hanno continuato ad operare come sempre, garantendo ai cittadini il servizio di compilazione delle Dsu, vale a dire delle Dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione Isee. Inoltre, si è registrato un aumento di circa il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso per quel che riguarda i nuclei familiari che si sono rivolti ai Caf per beneficiare del servizio di assistenza nella compilazione del modello Isee; si calcola che ben 2 milioni e mezzo di famiglie abbiano scelto di affidarsi ai Caf per questo tipo di servizio.

Nelle richieste all’Istituto di Previdenza Sociale, i Caf non hanno mai dimenticato di mettere al primo posto la valenza sociale di questo tipo di servizio: a riprova di questo, la Consulta ha più volte evidenziato la disponibilità ad accettare (come in passato) anche proposte economiche inferiori ai costi sostenuti per l’erogazione di tale servizio. Ma tale proposta non è stata accolta e la tariffazione prevede addirittura una riduzione del 30% sul valore economico medio dell’anno precedente. I Caf aderenti alla Consulta hanno inoltre fatto notare che l’assenza di una convenzione porta a rischi concreti relativi all’inosservanza delle disposizioni in materia di sicurezza dei dati, adempimenti e responsabilità verso gli interessati, i terzi e l’autorità Garante della privacy.

“Restiamo in attesa di nuovi sviluppi appellandoci al buon senso delle istituzioni. Siamo certi che Ministero del Lavoro e Inps non potranno ignorare la necessità del rinnovo della convenzione –aggiunge ancora l’Amministratore Unico del Caf Italia- soprattutto sapendo che il servizio offerto dai Caf rappresenta per i cittadini un tipo di assistenza irrinunciabile per il riconoscimento di diritti di grande importanza”.