31/05/2017 - CAF, LA SITUAZIONE CONTINUA AD ESSERE CRITICA
Il periodo di difficoltà entro cui i Caf sono costretti a muoversi e ad operare continua. Sebbene siano già trascorsi più di due mesi dall’intesa relativa alla convenzione RED e Invalidi Civili, e da due settimane sia stato scongiurato il rischio dello sciopero Isee il cui inizio era stato fissato per il 15 maggio, persiste una situazione di stallo a dir poco preoccupante. Nonostante gli impegni che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha assunto mediante la sottoscrizione di accordi con la Consulta dei Centri di assistenza fiscale, l’Inps non ha ancora deliberato sui testi che erano stato definiti già nella riunione del Collegio di Presidenza. Alla luce di queste considerazioni, torna l’incubo della paralisi per l’intero sistema fiscale, situazione che interesserebbe tantissimi professionisti e milioni di contribuenti e che penalizzerebbe in maniera pesante famiglie e cittadini titolari di prestazioni di vitale importanza.
“Inutile nascondere la grande preoccupazione che stiamo vivendo –esordisce la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- visto che, purtroppo, la realtà continua ad essere bloccata e fortemente penalizzante. Stiamo facendo di tutto per smuovere una situazione che si fa ogni giorno più preoccupante nella sua immobilità, abbiamo cercato di farci sentire utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, dialogando con i massimi riferimenti istituzionali e anche avvalendoci di mezzi quali lo sciopero. Tuttavia –aggiunge la Dott.ssa Sergio- ad oggi abbiamo ottenuto solo vaghe promesse e viviamo ancora un momento di grande preoccupazione che mina la nostra serenità presente e rischia di avere conseguenze molto pesanti per il futuro, anche per chi del nostro lavoro non può fare a meno”.
L’assenza di convenzioni formali e di un’adeguata copertura economica rappresentano ostacoli insormontabili per la risoluzione di una vicenda estremamente delicata, che ha già ripercussioni molto negative per una grande fetta della popolazione e che rischia di trascinarsi ancora a lungo. Dall’inizio dell’anno milioni di persone si sono già rivolte ai Caf per ottenere le attestazioni Isee, mezzo fondamentale per poter avere accesso alle prestazioni sociali e assistenziali previste dalla legge; accanto all’Isee, esiste tutto un ventaglio di prestazioni di cui lavoratori, pensionati, famiglie beneficiano ogni anno per mezzo dell’attività dei Centri di assistenza fiscale e di cui tante categorie di cittadini non possono assolutamente fare a meno.
“Francamente non credevamo che il problema potesse continuare ad essere sottovalutato in questo modo –è l’amara constatazione dell’Amministratore Unico del Caf Italia- vista l’importanza della posta in gioco e della necessità di assicurare determinate prestazioni ad una platea di cittadini molto consistente. Inoltre non bisogna dimenticare che nei Caf lavorano quotidianamente, con grande abnegazione e impegno, migliaia di professionisti, ben consci dell’importanza del proprio ruolo. Tuttavia –conclude la Dott.ssa Sergio- dobbiamo prendere atto che, ad oggi, il Ministero del Lavoro non ha confermato la copertura economica necessaria per permettere all’Inps di garantire l’attività in convenzione con i Caf per tutto l’anno in corso e che non c’è traccia di emendamenti nella manovrina in programma”.