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06/06/2017 - LOTTA ALL'ELUSIONE INTERNAZIONALE: ECCO LA WEB TAX
La sede dell’Ocse di Parigi sarà teatro dell’accordo che verrà firmato domani, 7 giugno 2017, tra più di 60 Paesi. Oggetto di tale accordo è la convenzione multilaterale per il contrasto all’elusione fiscale figlia dell’attività delle multinazionali. Si tratta di un appuntamento di grande importanza che vuole evidenziare come, anche a livello internazionale, la lotta a fenomeni come l’elusione rappresentino per i diversi Paesi una priorità assoluta, che richiede un alto livello di collaborazione e di armonizzazione normativa per consentire di ottenere risultati significativi. Uno degli obiettivi principali della convenzione è quello di ridurre il più possibile le situazioni di incertezza che generano il mancato pagamento di tasse e imposte nei Paesi in cui i redditi vengono generati, ed è proprio a tale proposito che si rende più che mai necessario stabilire delle regole comuni a livello internazionale. Uno degli strumenti più efficaci nel contrasto all’elusione mediante l’adozione di norme condivise dalle giurisdizioni dei diversi Paesi dovrebbe essere l’estensione del concetto di stabile organizzazione. In sostanza, si dovrà stabilire come la presenza di un intermediario, il cui ruolo è definito fondamentale nelle trattative poste in essere e che ha la capacità e il potere di prendere decisioni definitive, su cui cioè non interverrà la casa madre, fa sì che si possa parlare per l’appunto di stabile organizzazione: di conseguenza, ciò comporterà il pagamento delle tasse nel Paese stesso in cui il reddito viene generato. La cosiddetta web tax rappresenta uno strumento su cui i Paesi Ocse riversano tante aspettative per ottenere un contributo importante nella lotta all’elusione, ed è un argomento che avrà un ruolo centrale negli incontri organizzati annualmente presso la sede parigina dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico; tale provvedimento, inoltre, è stato introdotto nel corso dell’esame parlamentare della manovra correttiva, con l’articolo 1-bis del Dl 50/2017.