05/05/2016 - UNIVERSITA’ NON STATALI: FISSATI GLI IMPORTI MASSIMI DETRAIBILI
Con il decreto del MIUR n. 288 del 29 aprile 2016 sono state definite le soglie di detraibilità delle tasse universitarie per la frequenza di università non statali in base all’area disciplinare della facoltà (medica, sanitaria, scientifico-tecnologica, umanistico - sociale) e alla regione in cui ha sede il corso di studi. L’emanazione del provvedimento era stata prevista dalla legge di stabilità 2016 che, modificando l’articolo 15, comma 1, lettera e), del Tuir, ha previsto che, a partire dal 2015, la detraibilità delle spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università non statali avvenga in misura non superiore a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà con decreto del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali. Nel decreto è presente la tabella con i limiti di spesa individuati in base alla disciplina e alla sede geografica del corso di laurea. Per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello, la spesa massima di detraibilità è: 3.700 euro per i corsi e i master con sede in regioni del Nord; 2.900 euro per il Centro; 1.800 euro per il Sud e le Isole. Ai fini della detrazione d’imposta, agli importi fissati dal decreto – che, secondo quanto previsto dalla Stabilità 2016, dovranno essere aggiornati con Dm entro il 31 dicembre di ogni anno – va aggiunta la tassa regionale per il diritto allo studio (articolo 3 della legge 549/1995).