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12/06/2017 - RESTO AL SUD: NUOVI INCENTIVI PER L’IMPRENDITORIALITÀ NEL MEZZOGIORNO
Fuga dei cervelli, disoccupazione giovanile, difficoltà del Meridione: queste le delicate tematiche a cui è indirizzato il nuovo incentivo contenuto nel Decreto Legge per il Mezzogiorno, varato dal Consiglio dei Ministri. La norma “Resto al Sud” vuole mettere in atto “disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” mediante finanziamenti agevolati e l’istituzione delle Zes, ossia le Zone economiche speciali. In sostanza, tali aree godranno di ulteriori facilitazioni e benefici fiscali rispetto al regime ordinario del credito d’imposta al Sud; obiettivo dell’iniziativa è soprattutto quello di convincere i giovani imprenditori a puntare sulla realtà del Meridione. L’incentivo riguarda il triennio 2017-2020 e riceverà 1,3 miliardi di euro dal Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione. In particolare, è possibile accedere a finanziamenti fino a 40 mila euro a persona per ognuno dei soci che decideranno di fondare un’impresa, con un tetto massimo di 200 mila euro ad azienda, in una regione compresa fra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Requisito fondamentale per ottenere il beneficio previsto è avere un’età compresa fra i 18 e i 35 anni, così come il non aver ricevuto nei tre anni precedenti altri incentivi all’autoimprenditorialità; inoltre, è possibile che nelle società costituite siano presenti soci che non rientrino nel limite di età indicati, a patto che la totalità di essi non superi un terzo dei componenti e che gli stessi over 35 non siano legati agli altri soci da rapporti di parentela fino al quarto grado. Parte del finanziamento, pari al 35%, sarà a fondo perduto, mentre il restante 65% sarà un prestito a tasso zero; per poter accedere agli incentivi, l’impresa dovrà produrre beni nei settori industriale, agricolo o dell’artigianato, oppure dovrà rientrare nella fornitura di servizi a favore di imprese riconducibili ai settori sopra indicati.