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06/07/2017 - ADDIO EQUITALIA, ECCO AGENZIA DELLE ENTRATE - RISCOSSIONE

“La vicenda sulla chiusura vera o presunta di Equitalia ha assunto i contorni di una telenovela –sostiene la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- o magari, visto il periodo, di un vero e proprio tormentone estivo, anche se dell’argomento si parla ormai da svariati mesi. Come spesso accade, però, molti cittadini hanno avuto l’impressione che si sia fatto molto rumore per nulla e che, andando poi più nel concreto, sia cambiato in realtà poco per quel che concerne una delle società più temute e chiacchierate degli ultimi anni. Purtroppo la necessità di informare correttamente e in maniera precisa i contribuenti –aggiunge la Dott.ssa Sergio- viene troppe volte messa in secondo piano davanti a proclami che richiamano in maniera esplicita la propaganda politica”.

La rivoluzione annunciata, relativamente alla presunta scomparsa di Equitalia, ha creato parecchia confusione; nella realtà dei fatti, invece, non ci saranno grandi cambiamenti circa il ruolo e le funzioni del soggetto preposto alla riscossione. Ciò che è certo è che il nome “Equitalia” è sostituito da “Agenzia delle Entrate – Riscossione”, ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Economia; il nuovo ente recherà sì con sé novità relative al logo e alla modulistica, ma servizi e attività saranno svolti in continuità con la precedente gestione del gruppo Equitalia. Il cambio di nome avrà come ovvia conseguenza anche modifiche importanti in rete, poiché il portale Internet avrà come nuovo indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it; inoltre, verrà congedato il canale twitter @equitalia.it, sostituito dal nuovo @AE.Riscossione, con passaggio dei follower sul nuovo account. Il recapito telefonico 06.0101 resterà invece invariato. La continuità delle funzioni si riscontra invece anche nel fatto che Agenzia delle Entrate – Riscossione subentra a titolo universale nei rapporti giuridici attivi e passivi, compresi quelli processuali a Equitalia.

“La modernizzazione e la semplificazione di enti e istituzioni è da tempo un obiettivo dichiarato dello Stato –sostiene l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- e rappresenta sicuramente un momento di crescita importante nel poter garantire una maggiore efficienza dei servizi e nel consentire di evitare il più possibile sprechi di qualunque natura. È però altrettanto importante, se non di più, affiancare a questi cambiamenti altre modifiche, se vogliamo di natura più sostanziale, inerenti al rapporto con i contribuenti –conclude la Dott.ssa Sergio- i quali hanno troppo spesso e da troppo tempo l’idea di sentirsi in qualche modo perseguitati da un Fisco opprimente e da richieste continue molto spesso impossibili da fronteggiare. Molte volte si sono verificati eventi drammatici, e crediamo sia doveroso fare in modo che i cittadini abbiano sempre la sensazione di vivere in un Paese dotato di un sistema fiscale, oltre che sociale e occupazionale, improntato all’equità”.

Un punto importante per quel che riguarda l’accesso ai dati dei contribuenti è indicato all’interno dello Statuto del nuovo soggetto preposto alla riscossione. In particolare, l’articolo 17 dello Statuo in questione dice che «I rapporti con l’agenzia delle Entrate per i servizi prestati e per la condivisione delle banche dati e delle informazioni necessarie per lo svolgimento del servizio della riscossione sono regolati convenzionalmente». Tale chiarimento dovrebbe dunque significare che dati di sintesi dei rapporti finanziari, rapporti di impiego e rapporti di lavoro presenti nei database dell’Inps, ma più in generale informazioni delicate, non dovrebbero essere oggetto di accesso indiscriminato; rimangono però, in linea con quanto previsto dal decreto fiscale collegato alla manovra dell’autunno passato, le maggiori potenzialità per colpire in maniera più efficace i debitori che occultano patrimoni, in modo da non allentare la guardia nella lotta contro i fenomeni di evasione ed elusione fiscale.