19/05/2016 - DETRAZIONE IRPEF PER LA CRIOCONSERVAZIONE DEGLI EMBRIONI
Con la Circolare n.18/E del 6 maggio l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che può beneficiare della detrazione Irpef anche per la crioconservazione degli embrioni, a patto che la procedura rientri nell’ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita con finalità di cura o preservazione della fertilità maschile o femminile ove messa concretamente a rischio a causa di patologie o cure. Per beneficiare della detrazione occorre che la prestazione sia documentata dalla fattura emessa da un centro rientrante fra quelli autorizzati per la procreazione medicalmente assistita. La disciplina di riferimento è la legge 40/2004. Anche in questo caso l’Agenzia, prima del riconoscimento dell’agevolazione, già avvenuto per gli ovociti, con la circolare 17/2015, ha ritenuto opportuno interpellare il Ministero della Salute, in considerazione delle recenti modifiche intervenute sulle linee guida riguardanti le procedure e le tecniche relative alla procreazione medicalmente assistita. Le prestazioni di crioconservazione degli ovociti e degli embrioni effettuate all’estero sono detraibili, allo stesso titolo di quelle conseguite nel nostro Paese, solo se eseguite per le finalità consentite in Italia e attestate da una struttura estera specificamente autorizzata o da un medico specializzato italiano. Inoltre, ricorda la circolare, ai fini della dichiarazione dei redditi, la documentazione sanitaria prodotta in lingua originale, va accompagnata dalla traduzione in italiano, traduzione che può essere effettuata e sottoscritta dal contribuente stesso, nel caso in cui la certificazione sia in inglese, francese, tedesco o spagnolo. Stessa ratio e, quindi, sì alla detrazione, per il trattamento di iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (Icsi), nell’ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita (Pma), effettuato all’estero.