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17/11/2017 - DECRETO FISCALE, OK AI REGISTRI IVA IN FORMATO ELETTRONICO
Proseguono in maniera febbrile i lavori relativi alle eventuali modifiche da apportare al Decreto Fiscale, testo di straordinaria importanza al vaglio del Parlamento. E proprio in extremis è arrivata una semplificazione che potrà sicuramente avere un certo peso nella quotidianità dei contribuenti e che riguarda i Registri Iva: in particolare, è arrivato il via libera circa la possibilità di optare per il formato elettronico per i summenzionati documenti. La documentazione inerente a fatture e acquisti, tenuta in formato elettronico, è da considerarsi a tutti gli effetti regolare, a patto che i documenti vengano aggiornati: a comunicare tale semplificazione è proprio il testo del Decreto Fiscale n. 148/2017 approvato dalla Commissione bilancio del Senato. Nella concitazione di questa fase dei lavori in merito all’importantissimo provvedimento, si parla di testo blindato, in quanto nessuna modifica ci sarà alla Camera sul testo che sarà licenziato oggi dall'assemblea del Senato con il voto di fiducia. Anzi, si parla già di corsa contro il tempo per garantire l'approvazione dall'altro ramo del parlamento, e conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 7 dicembre, data di posticipo del versamento delle rate 2017 di quella rottamazione che insieme alle altre misure contenute nel provvedimento porta in dote alla legge di bilancio circa 2 miliardi e mezzo di entrate. Tra le misure contenute del Decreto Fiscale, troviamo voci importanti, come l'estensione della definizione agevolata dei carichi, la riapertura della cosiddetta rottamazione dei ruoli, l'estensione del meccanismo dello split payment, la sterilizzazione delle clausole Iva relative alle accise, l'estensione del credito d'imposta sulle campagne pubblicitarie e gli interventi fiscali in favore dei soggetti colpiti da eccezionali eventi sismici e meteorologici. Infine, oltre alla riorganizzazione dell'Agenzia delle entrate, che dovrebbe essere inserita in legge di bilancio, nella manovra potrebbe essere ripescata anche la rottamazione degli esiti dei controlli 36-bis e 36-ter, presentata come emendamento ed espunta però per problemi di oneri finanziari.