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29/11/2017 - IN UN SISTEMA FISCALE TANTO COMPLESSO, IL LAVORO DEI CAF È SEMPRE PIÙ IMPORTANTE

“Trasparenza, equità, sostenibilità: questi concetti, come affermato più volte, dovrebbero essere elementi fondamentali da cui ripartire –sostiene l’Amministratore Unico del Caf Italia, la dott.ssa Maria Emilda Sergio- per inaugurare un nuovo periodo nei rapporti, spesso difficili, tra Stato e cittadini, in particolare per quel che concerne il panorama fiscale. Ma accanto a questi principi, che restano imprescindibili, bisogna assolutamente aggiungerne un altro di pari importanza: semplicità. Se il Fisco –aggiunge l’Amministratore Unico del Caf Italia- continuerà a mostrarsi in una veste così complessa, di difficile interpretazione per i contribuenti, persino gli altri concetti sopra indicati perderebbero di forza ed efficacia. Semplificare norme, obblighi e indicazioni è indispensabile: si tratta, a nostro avviso, di un’operazione non più rinviabile”.

Aziende e privati cittadini lamentano da anni una situazione molto complicata per quanto riguarda il rapporto con il sistema fiscale italiano, percepito come insostenibile, gravoso e anche parecchio complesso. Il risultato delle difficoltà avvertite da ogni contribuente, sia esso un lavoratore o una società, è un danno spesso importante in termini di tempo impiegato per districarsi tra norme ingarbugliate e spesso inaccessibili per chi non sia un addetto ai lavori; ma il danno lamentato da chi prova ad assolvere i propri impegni col Fisco si traduce in molte occasioni in una perdita economica anche significativa, per via della non immediata intelligibilità di norme e informazioni, strettamente connessa alla grande quantità di indicazioni di questo tipo, che rende molto difficile l’assimilazione delle regole in materia.

Per dare un’idea un po’ più concreta del fenomeno a cui facciamo riferimento, basti pensare che nel corso del solo 2016 sono state modificate ben 110 normative esistenti mediante l’emanazione di 11 provvedimenti tra leggi e decreti in ambito fiscale; inoltre, sono arrivati in totale 138 articoli distribuiti su 36 decreti ministeriali. A questa imponente mole di documenti, bisogna ancora aggiungere 122 risoluzioni e 50 circolari che arrivano dal Ministero delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, Agenzia che ha tra l’altro firmato 72 provvedimenti. In questo marasma di informazioni e documenti, formato da oltre 2mila pagine, è molto facile commettere errori anche in buona fede pagandone poi un prezzo salatissimo: tutto ciò, inevitabilmente, genera un clima di sfiducia e paura nei rapporti tra contribuenti, siano essi imprese o singoli cittadini, e Pubblica Amministrazione.

“Per le imprese e per i cittadini, è inutile negarlo, il rapporto col Fisco è molto complicato, da ogni punto di vista –è il pensiero della Dott.ssa Maria Emilda Sergio- e noi addetti ai lavori tocchiamo con mano, quotidianamente, queste difficoltà reali e per nulla trascurabili. Sicuramente occorre intervenire per rendere più fluido, semplice e comprensibile, il corpus normativo in ambito fiscale, perché ad oggi la situazione è realmente difficile. D’altra parte –sottolinea l’Amministratore Unico del Caf Italia- siamo amareggiati dal fatto che il ruolo dei Caf sia sempre, a nostro avviso, sottostimato e non adeguatamente riconosciuto, nonostante sia opinione comune che il ruolo dei Centri di assistenza fiscale sia assolutamente indispensabile per supportare i cittadini in una materia molto vasta e difficile, oltre che di enorme importanza. Noi restiamo aperti a qualsiasi tipo di confronto, come diciamo ormai da tantissimo tempo, con le istituzioni, continuando a fornire, seppur tra mille difficoltà, tutto il supporto necessario ai contribuenti, con la professionalità e la disponibilità che da sempre contraddistinguono il nostro lavoro”.