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12/12/2017 - PARADISI FISCALI, ECCO LA BLACK LIST PUBBLICATA DAL CONSIGLIO EUROPEO

La lotta condotta su scala globale ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale, che sottraggono dalle casse degli Stati in tutto il mondo milioni e milioni di euro ogni anno, si arricchisce di un nuovo capitolo, nella logica di una battaglia senza quartiere portata avanti anche mediante misure di cooperazione fra i diversi Paesi. È di pochi giorni fa, infatti, l’intervento del Consiglio Europeo in merito a tale importantissima questione: il 5 dicembre, infatti, il Consiglio ha pubblicato sul proprio sito le conclusioni contenenti l’elenco degli aventi giurisdizioni non cooperative in materia fiscale, i cosiddetti Paesi Black list, secondo le richieste presentate nelle conclusioni di novembre 2009. Sono inoltre stai fissati accordi per l’avvio di misure difensive in relazione alle giurisdizioni in elenco. Tale iniziativa, come detto, si colloca nel più vasto progetto di garanzia del rispetto delle regole condivise in ambito fiscale e nella promozione della buona governance a livello mondiale, obiettivi che devono per forza di cose passare anche dalla lotta alle frodi fiscali e all’evasione: il lavoro svolto in questo senso ha permesso di stilare un vero e proprio elenco, compilato sulla scorta di tre criteri principali, fissati già dal medesimo Consiglio Europeo nel 2016. I criteri in questione, non rispettati dai Paesi in elenco sono la trasparenza fiscale, una tassazione equa e l’applicazione delle misure anti-BEPS (erosione della base imponibile e spostamento degli utili) sul trasferimento dei profitti da uno stato all’altro. Nell’ottobre 2017, conclusi i lavori di analisi, le giurisdizioni che non hanno rispettato i criteri di cui sopra, ad eccezione di quelle colpite da calamità naturali, hanno ricevuto una lettera con la quale l’UE ha comunicato loro l'esito del lavoro e richiesto il loro impegno politico per affrontare tutte le carenze individuate. In risposta, la maggior parte delle giurisdizioni hanno presentato per iscritto, all’UE, un fermo impegno politico con cui si per risolvere le incompatibilità del proprio paese entro il 31 dicembre 2018; ma tale impegno non è stato assunto da tutti i Paesi a cui l’UE si è rivolta. Sulla base delle risposte ricevute entro il 4 dicembre 2017, è stato stilato il presente elenco degli stati aventi giurisdizioni non cooperative a fini fiscali: 1. Samoa Americane 2. Bahrain 3. Barbados 4. Grenada 5. Guam 6. Korea 7. Macao SAR 8. Isole Marshall 9. Mongolia 10. Namibia 11. Repubblica di Palau 12. Panama 13. Santa Lucia 14. Samoa 15. Trinidad e Tobago 16. Tunisia 17. Emirati Arabi Uniti