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03/01/2018 - PLASTICA RICICLATA, TAX CREDTI DEL 36% IN ARRIVO
Il rispetto dell’ambiente, concetto purtroppo ancora sottovalutato anche in ambienti internazionali di grande importanza, è in realtà un’autentica priorità sociale: inevitabile quindi che argomenti ad esso legati, come ad esempio il riciclo dei materiali e la raccolta differenziata dei rifiuti, trovino spazio nel corpus normativo dei diversi Stati, compreso il nostro Paese. A tale proposito viene introdotto un bonus elargito dal Fisco a quelle imprese che effettuano acquisti di prodotti in plastica riciclata: si tratta, nello specifico di un credito d’imposta pari al 36% sull’acquisto di beni o strumenti realizzati, per l’appunto, con materiali derivanti da plastiche miste, provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi o da selezione di rifiuti urbani. Il bonus, che potrà arrivare fino a 20 mila euro per ciascun beneficiario, spetterà per gli anni 2018, 2019 e 2020. È quanto prevede la manovra di bilancio per il 2018, che nel corso della seconda lettura alla Camera ha visto l'inserimento di questa norma esplicitamente finalizzata a «incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all'avvio al recupero energetico». Le spese dovranno ovviamente essere accuratamente documentate e, considerando il bonus del 36% e il limite massimo dei 20 mila euro rimborsabili, il tetto massimo di spesa prevista è di 55.555 euro. La somma totale stanziata come copertura di questo intervento è pari a un milione di euro, e a beneficiarne saranno sia le società che le ditte individuali. Sarà in ogni caso necessario attendere il decreto attuativo per ciò che riguarda condizioni, modalità e termini per fruire del credito fiscale: tale documento dovrà essere emanato entro fine marzo 2018, vale a dire entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge: tale onere spetta al Ministero dell’Economia di concerto con i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Il bonus dovrà essere indicato dall'impresa beneficiaria nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di riconoscimento del credito. Le somme non concorreranno alla formazione del reddito né della base imponibile Irap e potranno essere utilizzate esclusivamente in compensazione a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti dei prodotti agevolati. Per informazioni e aggiornamenti vi invitiamo a contattare gli uffici del Caf Italia.