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25/01/2018 - SGRAVI FISCALI PER L’ASSUNZIONE DI GIOVANI DEL SUD, ALCUNI CHIARIMENTI

Ciò che tutti gli italiani chiedono in regalo all’anno appena iniziato è che il superamento della crisi economica, annunciato in maniera esplicita dai protagonisti della vita politica, possa tradursi presto in un effettivo beneficio generalizzato per i cittadini, in particolar modo per quel che concerne la ripresa occupazionale, tasto che negli ultimi anni ha assunto, purtroppo, toni drammatici. Il dramma nel dramma è quello che poi riguarda particolare fette della popolazione: nello specifico, ci riferiamo alle regioni del Sud Italia e ai giovani. Proprio nel tentativo di rilanciare il mondo del lavoro per le nuove generazioni e in particolar modo nel Mezzogiorno, sono state messe in atto misure ad hoc contenute in nuove leggi. A questo proposito segnaliamo che la Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha emanato la circolare n. 3 2018 in cui analizza in dettaglio il nuovo sgravio contributivo contenuto nella legge di bilancio 2018 (legge 205-2017). Come è noto, lo sgravio contributivo del 50% per i nuovi assunti a tempo indeterminato può essere potenziato al 100% nelle regioni meno sviluppate della Penisola, che sono: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L'incentivo arriverà quindi ad un massimo di 8.060 euro annui, come per i precedente Bonus assunzioni Sud. È bene però fare chiarezza sulle modalità di attuazione degli sgravi, in quanto per chi ha un’età compresa fra 15 e 24 anni e precedentemente non sia stato mai assunto con contratto a tempo indeterminato, lo sgravio sarà del 100% nel 2018 e del 50% nei due anni successivi; identico sgravio per chi ha fra i 25 e i 35 anni, ossia 100% nel 2018 e del 50% nei due anni successivi, ma bisogna aggiungere il requisito di non aver mai avuto un impiego retribuito regolarmente negli ultimi 6 mesi; infine, sgravio del 50% solo nel 2018 per gli over 35, a patto che non abbiano avuto, sempre con riferimento agli ultimi 6 mesi, un impiego regolarmente retribuito. Si attende adesso la circolare ministeriale attuativa per ulteriori chiarimenti tecnici e per rendere operativo il provvedimento