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21/02/2018 - NEL 2017 I CITTADINI HANNO VERSATO AL FISCO LOCALE 47 MILIARDI DI EURO

“L’anno da poco conclusosi è stato l’ennesimo periodo di grande fatica e di sacrifici significativi per moltissimi cittadini –dice la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- perché se è vero che dei timidi segnali di ripresa e dei piccoli miglioramenti si sono registrati in diversi settori economici, è altrettanto vero che le conseguenze degli anni precedenti hanno lasciato ancora dei segni importanti. Occorre adesso capitalizzare i segnali positivi fin qui giunti, senza però dimenticare che per dare continuità alla possibile ripresa economica –aggiunge la Dott.ssa Sergio- è più che mai necessario avere una visione lucida della situazione generale del Paese e mettere in atto interventi normativi adeguatamente ponderati, capaci di dar vita a un sistema fiscale più equo e di favorire concretamente le dinamiche occupazionali”.

Per poter consentire al 2018 di mantenere le promesse con cui è stato salutato dal mondo politico e dagli addetti ai lavori del settore economico e imprenditoriale, è sicuramente di grande utilità analizzare i dati del 2017, per capire quale situazione ci ha lasciato in eredità l’anno conclusosi da poco. Come sempre, partire dai numeri consente quantomeno di prendere confidenza con il quadro globale e di avere dei riferimenti concreti da interpretare. Iniziamo subito col dire che nel 2017 i cittadini hanno pagato 47 miliardi di imposte e tasse ai livelli regionali e comunali: i Comuni e lo Stato Centrale hanno incassato in totale 20,7 miliardi di euro sommando Imu e Tasi, che hanno fruttato 17,1 miliardi di euro agli enti locali, e i capannoni, che hanno portato alle casse statali 3,6 miliardi di euro. Per le addizionali Irpef delle Regioni il gettito è stato di 12,4 miliardi e per quelle dei Comuni sono arrivati altri 4,8 miliardi. Infine, per la discussa Tassa Rifiuti 9,1 miliardi.

I dati raccolti consentono anche di estrapolare un dato che rende in maniera ancora più concreta il panorama generale per quel che concerne la quotidianità di ogni singola famiglia; considerando infatti una famiglia media composta da 4 persone, con reddito complessivo ipotizzato a 44mila euro, con casa di proprietà e altro immobile, ecco che il gettito medio supera i 2mila euro annui, attestandosi a 2.066 euro all’anno. È però molto interessante notare al contempo come tale valore sia indicativo a livello medio, poiché cambia, e in maniera anche significativa, da città a città: ad esempio, se a Milano una famiglia oggetto del campione ha versato 2.571 euro nel corso del 2017, la pressione fiscale locale ha “chiesto” a una famiglia di Bolzano 1.464 euro e a una di Sassari 1.528. Tuttavia la palma di città più cara non spetta al capoluogo lombardo, superata da diverse città, quali ad esempio Napoli con 2.724 euro, Genova con 2.778 euro e Torino con 2.993 euro. Il tetto d 3.000 euro annui però viene superato da Roma: una famiglia della capitale, infatti, ha versato in media 3.028 euro.

“Come sempre, i dati ci permettono di guardare alla realtà di ciò che accade nel nostro Paese in maniera abbastanza precisa –commenta l’Amministratore Unico del Caf Italia- e i numeri ci raccontano di una pressione fiscale che, anche a livello locale, è parecchio impegnativa per le famiglie. Va detto però che fortunatamente anche qui si stanno registrando dei progressi, ma piccoli miglioramenti non sono sufficienti, soprattutto se persiste una condizione di difficoltà diffusa nel mondo del lavoro. Ci aspettiamo quindi che tutti gli attori sociali, a partire dagli enti istituzionali e dalla politica, facciano concretamente quanto in loro potere per consentire ai contribuenti di vivere un’epoca di maggiore serenità, dopo anni delicati e molto difficili. E per fare questo, ribadiamo ulteriormente, serve far ripartire il mondo dell’occupazione –conclude la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- e far sì che il Fisco abbia come parole guida indiscutibili concetti come trasparenza, sostenibilità ed equità”.