Il concetto di semplificazione ha trovato vasta applicazione nelle disposizioni normative degli ultimi anni, con le istituzioni sempre più disposte a tramutare in iniziativa concreta tale principio, al fine di rendere più agile, trasparente ed efficiente il complesso universo della burocrazia. Proprio a tale principio si rifanno numerose modifiche introdotte da leggi importanti, come ad esempio le leggi di stabilità, compresa quella per il 2018. Nel collegato fiscale alla Legge di Stabilità 2018, infatti, una delle semplificazioni più significative riguarda il superamento dell’obbligatorietà della stampa dei registri Iva: il decreto fiscale, andando più nello specifico, modifica le regole di tenuta dei registri Iva mediante sistemi elettronici, stabilendo l’obbligatorietà della trascrizione su supporti cartacei soltanto ove specificatamente richiesta in sede di controllo dagli organi competenti. Una questione importante non è però stata, a prima vista, esplicitata: Il decreto non ha fornito indicazioni circa le violazioni già constatate al momento della sua entrata in vigore (6 dicembre 2017). Alle stesse, di conseguenza, deve ritenersi applicabile il principio del favor rei contenuto nell’articolo 3, comma 2, del Dlgs. n. 472 del 1997. L’Agenzia delle Entrate ricorda inoltre che il Decreto fiscale 2018 ha stabilito che la tenuta dei registri delle fatture emesse e di quelle ricevute con sistemi elettronici è in ogni caso considerata regolare, in difetto di trascrizione su supporti cartacei nei termini di legge, se in sede di accesso, ispezione o verifica, i registri risultano aggiornati sugli stessi sistemi elettronici e vengono stampati a richiesta degli organi procedenti ed in loro presenza.