07/03/2018 - ENTRATE TRIBUTARIE IN AUMENTO NEL 2017
“La fase storica in cui l’Italia si trova –dice la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- è sicuramente tra le più complesse e delicate della storia recente, e il concetto di assunzione delle responsabilità diventa più che mai decisivo nelle scelte politiche, economiche e sociali da compiere. L’immagine del bivio di fronte al quale si trova il nostro Paese è sicuramente abusata, ma rende bene l’idea circa l’importanza straordinaria delle scelte da prendere per far ripartire un sistema che, ad oggi, vede convivere da una parte una situazione economica e lavorativa parecchio difficile, e dall’altra –continua la Dott.ssa Sergio- una grave mancanza di fiducia delle persone nei confronti di politica e istituzioni. È il momento che ognuno faccia la sua parte tenendo conto delle reali esigenze del Paese, delle famiglie e di tutte le categorie sociali: occorre mettere in atto soluzioni concrete ed efficaci, e in maniera anche abbastanza urgente. E per far ciò occorre avere grande attenzione nel bilanciare da una parte gli investimenti per far ripartire l’economia, e dall’altra riuscire a far quadrare i conti garantendo un gettito fiscale in entrata di un certo rilievo, puntando però a soluzioni che non implichino sempre il sacrifico dei cittadini”.
Pochi giorni fa, precisamente il 5 marzo 2018, hanno visto la luce due comunicati stampa targati Ministero dell’Economia, esattamente derubricati come numero 39 e 40. In tali comunicazioni il Ministero ha reso noto come nel corso del 2017 si è registrato un aumento delle entrate tributarie erariali rispetto al 2016 pari all’1%: il dato percentuale si traduce in un aumento di 4 miliardi e 636 milioni di euro. E anche l’inizio del 2018 ha seguito questo trend, poiché il mese di gennaio ha evidenziato un andamento positivo. L’aumento globale è accompagnato dall’aumento sia nel campo delle imposte dirette, sia in quello delle imposte indirette.
Relativamente alle imposte dirette, sebbene alcuni fattori legati alla riduzione della pressione fiscale abbiano influito negativamente (ad esempio, la variazione delle detrazioni a favore dei percettori di redditi da pensione e le revisioni al regime della detassazione dei premi di produttività), il gettito da imposte dirette ha registrato nel 2017 un incremento dello 0,2% rispetto al 2016 ed è pari a complessivi 245.887 milioni di euro. L’incremento delle entrate, al netto della voluntary disclosure, è pari all’1,5%: per il raggiungimento di tale risultato un ruolo determinate è stato giocato dalla positiva dinamica delle ritenute IRPEF, per effetto dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensione. Per quel che concerne le imposte indirette, il 2017 ha evidenziato un aumento percentuale di 2 punti, ossia di 4miliardi e 043 milioni, rispetto all’anno precedente: qui ha giocato un ruolo di primo piano l’andamento positivo delle entrate Iva, che hanno realizzato un +4,2% nei confronti del 2016. Valutando altre voci, troviamo una diminuzione del 2,6% delle entrate derivanti da giochi; ma di grande rilievo è l’aumento delle entrate derivanti da accertamento e controlli, poiché si attesta al 35,5%.
“Il Fisco rappresenta una voce di vitale importanza per l’andamento dei conti pubblici –sono le parole dell’Amministratore Unico del Caf Italia- e occorre fare di tutto per migliorare il sistema fiscale in generale. Un Fisco troppo farraginoso, di difficile interpretazione e percepito come iniquo e lontano dai cittadini non può essere la norma. Occorre che si ponga la giusta attenzione nei confronti dei contribuenti e dei professionisti che fungono da collegamento fra il Fisco e le persone: anche per questo –conclude la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- ribadiamo che tra le questioni più importanti da affrontare rientra senza ombra di dubbio il tema dell’adeguato riconoscimento dei centri di assistenza fiscale, il cui ruolo nel tessuto sociale italiano è più che mai di enorme importanza”.