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13/03/2018 - OCCULTAMENTO DEI PATRIMONI, INTERVIENE L’OCSE
La battaglia a tutto campo contro le situazioni dubbie, poco trasparenti e potenzialmente caratterizzate da evasione o elusione fiscale, continua a tutti i livelli, dalla legislazione nazionale di ogni singolo Paese alle istituzioni sovranazionali: negli ultimi anni si sono decisamente intensificati e in maniera importante i rapporti di collaborazione fra i diversi Stati, al fine di sradicare un fenomeno che ha fatto danni enormi alle diverse economie nel corso di tanti anni. L’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha pubblicato nei giorni scorsi delle regole finalizzate proprio a perseguire eventuali situazioni poco chiare, concentrandosi in particolare contro la pratica dell’occultamento di patrimoni all’estero mediante trust e altri schemi: in sostanza, quindi, si prova a fermare l’aggiramento dello scambio di informazioni fiscali da parte di professionisti e di intermediari finanziari. È proprio l’autorevole organizzazione a render noto che lo scambio di rapporti e gli scambi automatici sui conti finanziari offshore ai sensi del Crs (Common reporting standard) è diventato realtà in più di 100 giurisdizioni nell’ultimo anno; molti contribuenti che detenevano attività finanziarie non dichiarate offshore sono stati puniti dalle loro autorità fiscali negli ultimi anni e le azioni mirate contro l'elusione sotto il segno dell'Ocse hanno fatto sì che arrivassero ai governi oltre 85 miliardi di entrate fiscali aggiuntive. Sempre secondo l'Ocse, le norme di divulgazione obbligatorie costituiranno uno strumento per individuare i contribuenti che continuano a rifiutare di rispettare gli obblighi relativi alle dichiarazioni dei propri beni e redditi alle proprie autorità fiscali e avranno anche un effetto dissuasivo contro la progettazione, la commercializzazione e l'uso di meccanismi elusivi lo scambio di informazioni. Con un'azione mirata per le strutture opache nascondono i beneficiari effettivi e i trust. I problemi però ovviamente esistono ancora, e nuovi interventi verranno sicuramente mesi in atto nell’immediato futuro.