16/03/2018 - NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO IN MATERIA DI PRIVACY
“Per garantire a tutti i contribuenti che si rivolgono a noi –afferma la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- di ricevere risposte chiare e complete, è nostro compito quello di essere sempre al passo con la normativa vigente e con tutti gli obblighi previsti dalle leggi nazionali e internazionali. I cittadini che si rivolgono ai professionisti in materia fiscale, oltre che beneficiare dell’assistenza necessaria, devono al contempo sapere che hanno diritto al rispetto dei dati sensibili e che tutte le prescrizioni di legge sono rispettate al 100%. Solo attraverso il rispetto della legalità a tutti i livelli –aggiunge la Dott.ssa Sergio- è possibile tutelare gli interessi e i diritti delle persone che si rivolgono ai professionisti per questioni di enorme importanza legate alla vita di tutti i giorni”.
La scorsa settimana, e precisamente giovedì 9 marzo, il Caf Italia ha preso parte all’incontro tenutosi a Palazzo Montemartini a Roma, organizzato per chiarire alcuni importanti aspetti legati al lavoro dei centri di assistenza fiscale in merito ai nuovi adempimenti in materia di privacy. In particolare, focus principale dell’evento è stato il nuovo Regolamento Europeo 2016/679 in materia di trattamento dei dati personali, la cui entrata in vigore è fissata per il 25 maggio 2018. Si tratta di un importante momento normativo che rappresenta indubbiamente un’evoluzione di una certa portata in materia, evoluzione davanti alla quale non ci si può presentare impreparati, perché riguarda proprio la quotidianità lavorativa dei Caf, specialmente per quel che concerne il rapporto con i propri assistiti.
La necessità di un nuovo regolamento nasce dalla constatazione che la norma di riferimento attuale, ossia il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, non è riuscito a fornire un punto di riferimento sicuro per il nostro Paese. Nel corso dell’incontro, infatti, sono state evidenziate le criticità della norma appena citata, caratterizzata da un’estrema complessità, oltre che da una inadeguatezza per la realtà socio-tecnologica odierna, profondamente mutata rispetto a quella di 15 anni fa. Il concetto principale, al di là delle innovazioni tecniche previste, è quello di “Accountability”, che mira a responsabilizzare il referente dell’azienda, tenuto ad avere un approccio culturale e organizzativo diverso rispetto al passato. Sarà compito del responsabile, infatti, dimostrare di avere adottato un processo complessivo di misure giuridiche, organizzative, tecniche, per la protezione dei dati personali, anche attraverso l’elaborazione di specifici modelli organizzativi: deve dimostrare in modo positivo e proattivo trattamenti di dati effettuati sono adeguati e conformi al regolamento europeo in materia di privacy. Di grande importanza anche novità quali l’istituto della DPIA, ossia del Data Protection Impact Assessment, che in italiano si traduce con Valutazione d’impatto della protezione dei dati, nonché la figura del DPO (Data Protection Officer), vale a dire del Responsabile per la protezione dei dati, nuova figura che dovrà rappresentare il riferimento aziendale in materia.
“L’importanza di strutture come i centri di assistenza fiscale –dice ancora la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- è più che mai evidente, specialmente per milioni di persone che vedono tali strutture come riferimenti di sicuro affidamento per questioni di grande importanza. I Caf hanno però più che mai l’esigenza di ricevere il necessario e giusto riconoscimento per l’attività svolta anche dalle istituzioni, mediante la risoluzione di gravi problematiche che rendono molto più difficile il lavoro svolto. L’auspicio è che presto si consenta a tutti i centri di assistenza fiscale di lavorare con la dovuta serenità –conclude l’Amministratore Unico del Caf Italia- per poter continuare a svolgere il ruolo di irrinunciabile riferimento per milioni di contribuenti, tenuto conto anche l’impegno costante messo dai professionisti in materia fiscale per essere sempre aggiornati e al passo con le norme”.