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26/03/2018 - FISCO, PROPOSTA UE PER LE IMPRESE

Aziende che calcolerebbero le loro imposte sommando i profitti e le perdite delle loro società costituenti in tutti gli Stati membri dell'Ue: l'imposta risultante sarebbe quindi condivisa tra gli Stati membri a seconda di dove siano stati generati i profitti, al fine di eliminare l'attuale pratica delle imprese che spostano la propria base imponibile in giurisdizioni a bassa tassazione. Una volta che le proposte avrebbero effetto, una singola serie di norme fiscali si applicherebbe in tutti gli Stati membri; in tal modo le imprese non avrebbero più a che fare con 28 diverse normative nazionali e sarebbero responsabili di un'unica amministrazione fiscale, come una sorta di sportello unico europeo. Questa è parte della proposta della Common consolidated corporate tax base (Ccctb), volta a creare un regime fiscale unico europeo, che è stata votata di recente dai deputati del Parlamento Europeo con 438 voti favorevoli, 145 voti contrari e 69 astenuti. Un'altra misura separata e complementare, che costituisce la base per il sistema armonizzato dell'imposta sulle società, denominata base imponibile comune per le società, è stata approvata con 451 voti favorevoli, 141 contrari e 59 astenuti. Secondo il portavoce del Parlamento, le due misure insieme sono volte a colmare le lacune che hanno permesso alle multinazionali digitali di ridurre drasticamente il proprio carico fiscale, riferisce il portavoce del parlamento. Si potrebbe perseguire tale strada mediante l'individuazione di parametri di riferimento che permettono di stabilire se un'impresa ha una presenza digitale all'interno di uno Stato membro dell'Ue ed è quindi soggetta ad imposta. Il Parlamento vuole quindi che la Commissione europea stabilisca quali siano questi parametri, come ad esempio il numero di utenti o il volume di contenuti digitali raccolti. La valutazione ora passa al vaglio di autorevoli soggetti, ossia il Consiglio e la Commissione.