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27/03/2018 - NEL 2017 ESTENSIONE DELLE COMPETENZE DEI GIUDICI TRIBUTARI
La suprema Corte di Cassazione, mediante una serie di decisioni prese nel corso dello scorso anno, ha tracciato una linea importante in merito alle competenze assegnate alle commissioni tributarie presenti su tutto il territorio nazionale. Nel 2017, infatti, giudici tributari hanno visto allargarsi in maniera significativa le proprie competenze nello specifico ambito in cui si muovono: le suddette competenze, per la precisione, sono state ampliate a voci quali Tia, consorzi e crediti erariali. L’anno conclusosi da meno di tre mesi, infatti, ha visto una serie di pronunce devolvere a Commissioni tributarie provinciali e Commissioni tributarie regionali le controversie riconducibili alle iscrizioni ipotecarie ex articolo 77 del dpr 602/73 relative a crediti di natura erariale, le controversie relative all'addizionale provinciale della Tariffa integrata ambientale (c.d. TIA) e i contributi dovuti dagli utenti ai consorzi stradali obbligatori. Per quel che concerne invece le controversie aventi come protagonisti il sostituto d’imposta e il sostituto e le cause nate fra il professionista e il suo cliente in merito alla rivalsa dell’Iva esposta in fattura, la posizione assunta dalla Corte di Cassazione è quella di tener fuori tali controversie dalle competenze delle commissioni tributarie. A raccontare ciò è quanto contenuto nel massimario apposito pubblicato in data 1 marzo 2018, nonché un’analisi delle sentenze emesse nel corso dell’anno 2017 dalla Corte di Cassazione e aventi come oggetto, per l’appunto, la giurisdizione tributaria.