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04/04/2018 - DOCENTI E RICERCATORI, ACCESSO AI BENEFICI FISCALI AL VERIFICARSI DI DETERMINATI REQUISITI

Il recente intervento dell’Agenzia delle Entrate, che ha preso corpo mediante un’apposita guida, ha di nuovo attirato l’attenzione sulle importanti agevolazioni fiscali finalizzate a favorire la realizzazione di un importante obiettivo, ossia il trasferimento della residenza in Italia per figure come i ricercatori e i docenti. I professionisti appartenenti a tali categorie, infatti, hanno diritto a benefici di natura fiscale qualora, per l’appunto, decidessero di trasferire nel nostro Paese la propria residenza fiscale: tali benefici si traducono in concreto nella possibilità di godere di una tassazione ridotta di redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomi prodotti entro i confini nazionali per lo svolgimento dell’attività di docenza e di ricerca, se tali redditi concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 10% e se non sono compresi nel valore della produzione netta ai fini dell’Irap. Gli incentivi rappresentano un diritto per docenti e ricercatori che svolgono in Italia la propria attività, in definitiva, se essi hanno un titolo di studio universitario o equiparato, sono stati residenti in maniera non occasionale oltre i confini italiani, si occupano di attività di ricerca e docenza in Italia, hanno acquisito la residenza fiscale nel nostro Paese, hanno svolto all’estero documentata attività di ricerca/docenza per almeno 2 anni consecutivi presso centro di ricerca pubblici o privati o università. L’agevolazione in questione ha durata di 4 anni, concretizzandosi per l’anno in cui avviene il cambiamento di residenza e per i tre successivi.