05/04/2018 - GIUSTO FAR SAPERE AI CONTRIBUENTI COME VENGONO UTILIZZATI I SOLDI DELLE TASSE
“Legare un’informazione chiara e trasparente al mondo del Fisco, vale a dire a dinamiche spesso tanto complesse da risultare inaccessibili all’interpretazione dei contribuenti, è un importantissimo passo in avanti nel processo che mira a migliorare il rapporto tra il sistema fiscale e i cittadini –sostiene L’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- per cui accogliamo con soddisfazione qualsiasi passo compiuto in questa direzione da istituzioni, enti e addetti ai lavori. La mancanza di chiarezza, unita ad una pressione fiscale spesso insostenibile per gran parte dei contribuenti, ha notevolmente inasprito, negli ultimi anni, i rapporti già di per sé non facili fra gli italiani e le tasse –aggiunge la Dott.ssa Sergio- per cui ogni iniziativa in grado di fornire spiegazioni semplici a chi le tasse è chiamato a pagarle contribuisce a creare un clima di maggiore consapevolezza presso i contribuenti, e quindi di maggiore collaborazione”.
In arrivo, per la metà del mese in corso, una novità destinata a lasciare un segno importante nei rapporti fra Fisco e cittadini, perlomeno per ciò che riguarda l’aspetto della chiarezza e della completezza di informazioni. Proprio per aprile 2018, infatti, è prevista la pubblicazione di una sorta di documento informativo mediante il quale l’Agenzia delle Entrate si rivolgerà a circa 30 milioni di contribuenti: oggetto della comunicazione, per l’appunto, è la volontà di far conoscere ai contribuenti il modo in cui vengono impiegate le somme versate per le imposte dell’anno precedente. Ad esempio, quale parte degli importi viene utilizzata per finanziare la sanità e la scuola, quanto per rendere più efficienti servizi come i trasporti pubblici o per migliorare l’annosa questione del debito pubblico.
L’obiettivo di questa rivoluzionaria iniziativa è dunque far sentire i cittadini come parte davvero attiva della vita pubblica: non solo contribuenti passivi e spesso disinformati, ma soprattutto collaboratori attivi e consapevoli della vita della collettività. Capire in che modo le risorse fiscali vengano utilizzate per il bene comune è lo scopo di questo progetto, poiché qualsiasi cittadino ha sì il dovere di dare quanto nelle sue possibilità, ma anche il diritto di essere messo al corrente in che modo il suo apporto aiuti lo Stato, e quindi anche se stesso, in relazione a temi come sanità, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, protezione del territorio, ma anche debito pubblico, bilancio dell’Unione Europea e servizi generali delle pubbliche amministrazioni.
“Il rispetto per i contribuenti è alla base –è il pensiero dell’Amministratore Unico del Caf Italia- dell’idea di un sistema fiscale sano e pulito. Non si può pensare di relegare a una posizione di passività imprese e cittadini, i quali si trovano spesso a fare i conti con tasse e imposte che incidono in maniera davvero importante sui loro bilanci, e di conseguenza sulla loro quotidianità, senza poi sapere effettivamente che fine fanno tali importi pagati anche a prezzo di grandi sacrifici. Crediamo sia difficile fare leva su un indefinito senso del dovere di chi versa tali somme e che –continua la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- sia sicuramente più costruttivo rivolgersi ai contribuenti in maniera più matura, mettendoli al corrente, nella maniera più chiara ed esaustiva possibile, del modo in cui i soldi per le tasse vengono effettivamente utilizzati, in che modo cioè i loro sforzi si tramutano in contributo concreto per la collettività attraverso l’erogazione di servizi di cui poi beneficia ogni singolo cittadino”.