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26/04/2018 - AGEVOLAZIONI FISCALI, ITALIA PRIMA IN EUROPA E SECONDA NEL MONDO

“In un periodo storico tanto delicato e complesso come quello che caratterizza la realtà sociale ed economica italiana dell’ultimo decennio –dice la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- è più che mai necessario fare ricorso a tutti gli strumenti previsti dal nostro corpus normativo per sostenere il tentativo di ripresa economica che, di sicuro, non può accontentarsi solo di sacrifici, peraltro molto gravosi, richiesti a lavoratori, famiglie e aziende. Occorre quindi favorire in maniera coraggiosa e concreta tale idea di ripresa –continua la Dott.ssa Sergio- andando incontro alle reali esigenze dei contribuenti, intesi sia come persone fisiche che come imprese, favorendo investimenti e occupazione, allentando la pressione fiscale e mettendo in atto reali agevolazioni in grado di fornire il necessario aiuto in questa fase complessa”.

Proprio tenendo in considerazione il modo in cui lo Stato prova a sostenere i contribuenti attraverso strumenti ad hoc che, in un certo qual modo, consentono l’applicazione di deroghe alle norme in vigore, si scopre, forse un po’ a sorpresa, che l’Italia occupa i primissimi posti al mondo in materia di sconti e agevolazioni fiscali. Recenti studi, infatti, con riferimento in particolare all’anno 2016, proiettano il nostro Paese addirittura in cima alla classifica per quel che riguarda gli Stati Europei, e al secondo posto assoluto nel mondo, dove a precederci troviamo unicamente l’Australia.

Scendendo più nel particolare, notiamo come nel nostro Paese le agevolazioni per imprese e famiglie valgono una cifra pari a 313,1 miliardi di euro e sono, numericamente parlando, quasi 800; si tratta di una realtà cresciuta in maniera sistematica negli ultimi anni. A tal proposito, basti pensare che nel 2011 le somme destinate a tali interventi si attestavano a 250 miliardi ed erano 720. Si tratta di una situazione che pone il nostro Paese in cima alla classifica di quelli che nel mondo fanno maggior ricorso, in rapporto al prodotto interno lordo, a quelle che possono essere definite a tutti gli effetti eccezioni in campo tributario: l’Italia, col suo 8% del Pil, è come detto prima in Europa e seconda dietro l’Australia, che vanta una percentuale dell’8,2%. In graduatoria precediamo gli Stati Uniti d’America (7,6%), la Gran Bretagna (5,9%), la Spagna (3,8%), la Francia (2,2%) e la Germania (0,8%).

“Se da una parte il ricorso costante e corposo a strumenti di grande importanza, quali sono agevolazioni fiscali, sconti, bonus, rappresenta indubbiamente una grande possibilità per aiutare il tessuto produttivo del Paese in un momento particolarmente delicato –sono le parole dell’Amministratore Unico del Caf Italia- d’altra parte è innegabile che un sistema economico in salute possa e debba fare a meno del ricorso a tali soluzioni che, in realtà, soluzioni vere non sono. L’auspicio è che la necessità di ricorrere a questo tipo di strutture –conclude la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- possa diminuire sensibilmente e che il sistema economico ed occupazionale del Paese possa tornare a essere in salute, stabile e solido”.