click 633
07/05/2018 - CIRCOLARE GDF SULLA VOLUNTARY DISCLOSURES
Il concetto di “Voluntary disclosures” ha spopolato negli ultimi tempi nel settore fiscale, comparendo più volte e interessando una vasta platea di persone: si tratta in concreto di un istituto attraverso il quale chi detiene illecitamente capitali all’estero può provvedere a regolarizzare la propria posizione autodenunciandosi, ossia denunciando spontaneamente al fisco del proprio Stato di appartenenza le violazioni commesse in materia di monitoraggio fiscale. Adesso è arrivato un chiarimento aggiuntivo dalla Guardia di Finanza in merito a tale argomento: con la circolare del 17 aprile scorso, infatti, vengono affrontate le novità principali presenti nel collegato fiscale e nella Legge di Bilancio 2018. Tra i temi trattati, per l’appunto, troviamo quello della Voluntary bis, ossia della nuova procedura di emersione che consente ai soggetti fiscalmente residenti in Italia o ai loro eredi in passato iscritti all'AIRE o che hanno prestato attività lavorativa in via continuativa in zona di frontiera o in paesi limitrofi, di regolarizzare le attività finanziarie estere pagando un imposta pari al 3% delle giacenze esistenti al 31 dicembre 2016. Tale procedura innovativa è stata introdotta mediante l’articolo 5 septies del Decreto Legge n. 148 del 16 ottobre 2017. In sostanza, tale procedura può riguardare attività finanziarie depositate e somme detenute su conti correnti e libretti di risparmio all’estero costituite con proventi della vendita di immobili siti fuori dall’Italia e redditi di lavoro (dipendente o autonomo) prodotti all’estero, che non abbiano ovviamente costituito oggetto di precedente collaborazione volontaria. La scadenza entro cui regolarizzare la propria posizione è il 31 luglio 2018, e c’è tempo fino al successivo 30 settembre per provvedere al versamento di quanto dovuto, o mediante tre rate di pari importo oppure in un’unica soluzione.