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20/07/2018 - TRACCIABILITÀ, SANZIONI IN ARRIVO PER CHI PAGA STIPENDI E RETRIBUZIONI IN CONTANTI
La piaga rappresentata da fenomeni come l’evasione e l’elusione fiscale richiede il ricorso a tutti gli strumenti a disposizione, vista la difficile battaglia in questione e l’assoluta urgenza di porre un argine ai fiumi di denaro persi dallo Stato annualmente da moltissimo tempo: a volte però alcune misure suscitano parecchie discussioni, come quella che riguarda la tendenza a limitare il più possibile l’utilizzo del contante appannaggio dei pagamenti tracciabili. L’ultima, importantissima novità al riguardo è quella che prevede il divieto di pagare gli stipendi mediante l’utilizzo dei contanti: a partire dal 1° luglio, infatti, è prevista l’applicazione di una sanzione per chi corrisponde con tale metodo le retribuzioni. La sanzione in oggetto è mensile e viene quantificata in una somma da 1.000 a 5.000 euro: essa viene dunque recapitata per ciascuna mensilità di paga per la quale abbia avuto luogo l’illecito. Il punto sulla situazione è stato fatto dall’Ispettorato del lavoro con la nota protocollo n. 5828/2018: l’obbligo, ricordiamolo, è stato introdotto per mezzo della Legge di Bilancio 2018. L’Inps chiarisce che il regime sanzionatorio sia da riferire alla totalità dei lavoratori in forza presso il singolo datore di lavoro; di conseguenza, la sua applicazione prescinde dal numero di lavoratori interessati dalla violazione. Committenti e datori di lavoro, pertanto, dovranno erogare retribuzione e compensi ai propri dipendenti e collaboratori, compresi eventuali acconti, mediante un ufficio postale, una banca o utilizzando mezzi di pagamento specificatamente consentiti.