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08/06/2016 - RAVVEDIMENTO: COME SANARE GLI OMESSI VERSAMENTI

Il ravvedimento è lo strumento con il quale il contribuente può rimediare a omissioni, ritardi, irregolarità pagando una sanzione inferiore rispetto a quella che spetterebbe nel caso in cui fosse l'Agenzia delle Entrate ad irrogarla. La sanzione ordinariamente prevista dall'art. 13 del d.lgs. n. 471/1997 è pari al 30% delle somme non versate o versate in ritardo; tale sanzione è però ridotta in sede di autoliquidazione, in funzione della tempestività con cui il contribuente attua la regolarizzazione. Il decreto legislativo n. 158/2015 ha modificato la normativa sulle sanzioni per ritardati od omessi versamenti, riducendo alla metà la sanzione ordinaria per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni dalla scadenza. In tali casi, quindi, la sanzione passa dal 30% al 15%, avremo quindi: per ritardi fino a 14 giorni: sanzione del 15% ridotta a 1/15 per giorno; per ritardi tra 15 e 90 giorni: sanzione del 15%; per ritardi superiori a 90 giorni: sanzione ordinaria del 30%. Nel caso di regolarizzazione di omessi o insufficienti o ritardati versamenti di IVA per i contribuenti trimestrali, soggetti a maggiorazione dell'1% sulle somme da versare, le sanzioni e gli interessi dovranno essere calcolati tenendo conto dell'imposta complessivamente dovuta e non versata e quindi comprensiva di tale maggiorazione.