19/09/2018 - ITALIA: IN AUMENTO ENTRATE TRIBUTARIE E CONTRIBUTIVE, MA FRENA IL PIL
“La situazione economica e occupazionale del nostro Paese rimane purtroppo critica –afferma la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- e i dati registrati periodicamente e in maniera costante dagli addetti ai lavori non fanno registrare miglioramenti degni di nota, capaci di far intuire una spinta significativa nella direzione della tanto agognata ripresa economica. Le statistiche diffuse recentemente indicano infatti un passo indietro per quel che riguarda la crescita del Pil e tale dato non descrive di certo una situazione positiva: ad ogni modo –continua la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- continueremo ad analizzare con grande attenzione il quadro che verrà fuori nelle prossime settimane e continueremo ad invocare quegli interventi a nostro avviso necessari, prima fra tutti una riforma fiscale importante, affinché il Paese possa realmente rilanciarsi e crescere”.
L’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha fatto notare come i Paesi facenti parte di tale organizzazione hanno fatto registrare una crescita del Prodotto interno lordo nel secondo trimestre dell’anno pari a 1 punto percentuale, dopo il + 0,6% del primo trimestre; inoltre, viene sottolineato il fatto che la crescita si è rafforzata nelle principali economie appartenenti all’area Ocse, e che l’Italia, pur mantenendo il segno positivo, è in controtendenza: la crescita del Pil nostrano infatti ha segnato una frenata, passando dallo 0,3% allo 0,2%. Tale dato, sebbene venga mantenuto il segno + alla voce Pil, non è però particolarmente positivo, anche perché consegna all’Italia la maglia nera all’interno del gruppo del G7, confermando l’idea generale di un’economia che continua a faticare parecchio e che non riesce a trovare lo slancio per lasciarsi alle spalle la crisi e mettere in atto una reale e importante ripresa economica.
Parallelamente ai dati forniti dall’Ocse, il Ministero dell’Economia ha diffuso una nota relativa invece alle entrate tributarie e contributive inerenti ai primi 7 mesi del 2018, comparandole con quelle del medesimo periodo dello scorso anno. A tal proposito, il suddetto Ministero segnala un aumento di tali entrate nell’anno in corso, mettendo in evidenza un incremento di circa 7.680 milioni di euro, che tradotto in punti percentuali significa + 2% rispetto ai primi 7 mesi del 2017; il dato considera l’aumento di 5.319 milioni circa per quel che concerne le entrate contributive (+ 4,1%) e di 2.361 milioni di euro in riferimento alle entrate tributarie (+ 0,9%).
“I dati relativi al nostro Paese sono ancora molto contraddittori e non possono tracciare assolutamente un quadro che possiamo definire positivo o teso all’ottimismo –è la constatazione dell’Amministratore Unico del Caf Italia- per cui occorre soffermarsi e riflettere su quanto sta accadendo al nostro Paese ad ogni livello, in particolar modo nel mondo occupazionale, fiscale ed economico. Gli altri paesi dell’area Ocse, che pur hanno subito come noi gli effetti della difficile crisi economica –conclude la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- hanno mostrato una maggiore capacità di reagire e ripartire, mentre l’Italia mostra tutte le sue fragilità. Speriamo davvero che si agisca in fretta per non perdere l’occasione di ripartire”.