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16/10/2018 - RITARDI NEGLI ADEMPIMENTI FISCALI SCUSABILI PER LENTEZZA DELLA P.A. NEI PAGAMENTI

Gli obblighi dei contribuenti nei confronti del Fisco devono essere soddisfatti e bisogna fare ciò entro i termini previsti dalla legge; tuttavia, possono verificarsi cause di forza maggiore che giustificano eventuali differimenti e che devono essere valutati, di volta in volta, dai giudici competenti. Proprio a tale casistica si rifà una vicenda che ha generato una sentenza della Commissione tributaria provinciale di Roma, chiamata ad esprimersi davanti al ricorso di una srl operante nel settore delle manutenzioni tecnologiche e avente come clienti soggetti pubblici. Il fatto può essere riassunto così: la società in questione aveva ricevuto una rettifica Irap da 28mila euro in seguito a un controllo ma, a causa della carenza di liquidità, non era stata in grado di versare l’imposta, provvedendo a rateizzarla. I giudici romani, analizzando la questione, hanno affermato che «l'elemento oggettivo, relativo a circostanze anormali ed estranee all'operatore, e l'elemento soggettivo, costituito dall'obbligo dell'interessato di premunirsi contro le conseguenze dell'evento anormale adottando misure appropriate senza incorrere in sacrifici eccessivi». In definitiva, la Ctp di Roma, mediante la sentenza n. 16264/18/18 del 24 settembre scorso, chiariscono che i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione rappresentano causa di forza maggiore per il mancato adempimento tributario, ragione per cui all’impresa in questione non sono applicabili sanzioni, in quanto la medesima azienda ha posto in essere ogni possibile tentativo per fronteggiare le scadenze fiscali.