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30/10/2018 - CASSAZIONE: EVASIONE E FRODE GENERANO UNA DOPPIA CONDANNA

Arriva dalla voce autorevole della Corte di Cassazione una puntualizzazione che dovrebbe rappresentare un monito importante per tanti contribuenti: in particolare, ci riferiamo al rapporto fra due reati come frode ed evasione, esaminati dai giudici riguardo a una specifica vicenda. Mediante la sentenza n. 48246 datata 23 ottobre 2018, infatti, la Cassazione ha provveduto a respingere il ricorso di un soggetto, confermandone suo malgrado la condanna emessa dalla Corte d’Appello di Campobasso: il contribuente in questione, infatti, è un imprenditore che era stato condannato per dichiarazione fraudolenta e anche per evasione Iva, e che non aveva esposto il debito con il Fisco né tantomeno aveva effettuato il pagamento dovuto. I giudici hanno chiarito che i due reati sopra citati concorrono poiché, in tali casi, non opera il principio di specialità: si tratta infatti di due illeciti che si pongono in rapporto di reciproca radicale estraneità e ben possono concorrere tra loro. La diversità delle relative condotte esclude, altresì, che possa ipotizzarsi la dedotta unicità del fatto sotto il profilo della corrispondenza storico-naturalistica tra condotta ed evento materiale.