19/12/2018 - SI CHIUDE IL 2018, TRA DELUSIONI E ASPETTATIVE RIMANDATE AL PROSSIMO ANNO
“Quello che volge al termine –dice la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- è stato un anno molto molto delicato per il nostro Paese, da qualunque punto di vista si provi ad analizzare le vicende italiane dell’intero 2018. Ovviamente i fatti ricollegabili alla politica hanno avuto un peso determinante, soprattutto e in maniera diretta sulla saluta dei conti pubblici e sull’economia generale dello Stato. È innegabile che ci si aspettava forse qual cosina in più in termini di ripresa economica e occupazionale: chi aveva individuato nel 2018 l’anno della compiuta e definitiva rinascita, o perlomeno il reale punto di svolta per una risalita, è rimasto abbastanza deluso –aggiunge la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- e della schiera dei delusi, almeno parziali, fanno parte anche numerosi addetti ai lavori. Non tutto ovviamente è da buttare, anzi, bisogna adesso fare uno sforzo ulteriore per far sì che il 2019 possa portare a compimento quelle speranze con cui avevamo salutato l’arrivo del 2018”.
L’anno in corso spende gli ultimi giorni impelagato, come da tradizione, nelle discussioni e negli aggiustamenti correlati alla manovra economica, documento di enorme importanza destinato a tracciare la rotta per la politica economica da adottare nell’immediato futuro. I fantasmi della recessione continuano ancora a farci compagnia, più presenti che mai, ma smaltita la delusione per quello che si pensava potesse essere il 2018 e non è stato, adesso serve un impegno comune ed esteso a tutti i settori, per spingere il Paese in direzione di una reale crescita. Non è e continuerà a non essere una sfida facile da affrontare, ma è più che mai necessario cercare di individuare e mettere in atto soluzioni efficaci e convincenti.
Nel rapporto fra cittadini e istituzioni, fra contribuenti e Stato, un ruolo di primissimo piano lo giocherà ovviamente il sistema fiscale nel suo complesso. E purtroppo anche da questo punto di vista continua a mancare il passo decisivo per trasformare un sistema purtroppo complesso e farraginoso nel suo insieme in una diversa realtà, più a misura di cittadino e capace di veicolare anche concetti fondamentali come quelli di trasparenza, accessibilità ed equità.
“Lo diciamo ormai da moltissimo tempo e continueremo a ripeterlo con forza: una riforma fiscale ben articolata e profonda –dice ancora l’Amministratore Unico del Caf Italia- rappresenta una vera necessità per l’Italia, e potrebbe davvero facilitare quello scatto in avanti che viene chiesto al nostro Paese. Un Fisco che sappia mostrare un volto più umano, che sia sì assolutamente inflessibile e severo con chi non rispetta la regole, che combatta con decisione i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, ma che sappia essere equo e trasparente, è di fondamentale importanza. E poi –conclude la Dott.ssa Maria Emilda Sergio- continuiamo a invocare a gran voce il pieno riconoscimento del lavoro dei professionisti che quotidianamente agiscono nel difficile ambito fiscale: reputiamo doveroso rivedere la convenzione che pone al centro i Caf per consentirci di svolgere al meglio il nostro lavoro a contatto con i contribuenti, lavoro fatto di competenza, sacrifici e dotato anche di una forte carica umana messa a disposizione di tutti. Ne approfitto per augurare a tutti, a nome di tutto lo staff del Caf Italia, di trascorrere serenamente queste feste, rinnovando il nostro impegno per il 2019 che, speriamo, possa iniziare sotto i migliori auspici”.