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29/01/2019 - PMI, RISORSE A DISPOSIZIONE PER NUOVE AZIENDE
“Sappiamo tutti benissimo che non esiste nessuna ricetta segreta o formula magica per far sì che l’Italia possa ripartire in maniera decisa e importante –dice la Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia- ma che ogni centimetro in avanti lungo la strada della crescita, che si sta rivelando molto più tortuosa e disagevole del previsto, dovrà derivare da scelte e iniziative allo stesso tempo coraggiose e assennate, lucide e forti. Per consentire di lasciarsi davvero alle spalle un periodo difficilissimo e molto lungo, occorre sicuramente trovare la maniera di rilanciare il mondo del lavoro, di favorire la ripresa del tessuto aziendale e di tutelare per quanto possibile i cittadini, i lavoratori, i pensionati, le famiglie. Il lavoro –aggiunge la Dott.ssa Sergio – dovrà necessariamente essere la chiave per aprire le porte a un futuro più sereno per il nostro Paese”.
Gli incentivi alle imprese rappresentano senza ombra di dubbio uno strumento di grandissima rilevanza, più che mai in questo periodo dove, in maniera non prevista da tutti, i morsi della crisi continuano a farsi sentire e a rendere difficoltosa la ripresa economica. In un contesto di enorme difficoltà anche per il mondo occupazionale, diventa fondamentale la possibilità di usufruire di determinati benefici. A tal proposito va detto che è ancora attivo e disponibile l’incentivo a tasso zero per le Piccole e Medie Imprese, con la possibilità di finanziare queste aziende al momento dell’avvio della loro attività e relativamente a tutto il territorio nazionale. Le risorse in palio sono pari a circa 150 milioni di euro e verranno concesse fino a che i fondi disponibili non saranno esauriti: al 3 gennaio 2019, i progetti sono stati finanziati per un totale di 96 milioni di euro.
Come ogni iniziativa avente per oggetto incentivi di qualsiasi natura, ci sono dei requisiti fondamentali per chiarire quali soggetti possono beneficiarne e quali invece restano esclusi. In tal caso viene chiarito che i proponenti devono essere donne di qualsiasi età oppure uomini under 35, comunque già costituiti in società o con l’impegno di porre in essere la costituzione entro il limite massimo di 45 giorni dal momento in cui si riceve la delibera di ammissione; importante sottolineare al contempo come la società debba essere stata costituita da non più di 12 mesi dalla data di invio del progetto come società di capitali oppure come cooperativa. Escluse invece dal finanziamento società semplici, di fatto e individuali. Le spese finanziabili sono di diversa natura, come ad esempio quelle sostenute per turismo, fornitura di servizi a imprese e persone, produzione di beni nei settori industriale, artigianale e per la trasformazione dei prodotti agricoli, progetti riconducibili a settori considerati di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, relativi all’innovazione sociale o alla filiera turistico - culturale.
“È assolutamente di vitale importanza mettere in atto iniziative capaci di stimolare il lavoro e di aiutare l’imprenditorialità –è il pensiero dell’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dott.ssa Maria Emilda Sergio – per cui speriamo che tale proposta possa avere successo e che le risorse impiegate possano dare un ritorno economico e sociale di rilievo. Tuttavia restiamo fermamente convinti che occorrano politiche strutturali, azioni di ampio respiro dedicate al mondo del lavoro e che anche dal punto di vista del riassetto fiscale si debba compiere uno sforzo più che mai necessario –conclude la dott.ssa Maria Emilda Sergio- perché solamente tenendo conto di tutti i fattori principali coinvolti si potrà davvero avere la tanto attesa inversione di tendenza”.