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13/02/2019 - PER I DIPENDENTI DI CHI HA UN REGIME FORFETTARIO LA RETRIBUZIONE SARÀ LORDA
In attesa di una riforma fiscale di ampio respiro tanto attesa da diversi attori protagonisti della vita economica italiana, le piccole novità legate al complesso sistema fiscale del nostro Paese si susseguono con una certa rapidità, concretizzandosi specialmente a ogni inizio di anno. E non è immune a questa tendenza neanche la Legge 30 dicembre 2018, ossia la Legge di Bilancio, che ha per l'appunto introdotto alcune novità ricollegabili in particolare il regime forfettario. Farà sicuramente bene ricordare che il regime sopra menzionato è ormai quello naturale per le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti e professioni i cui ricavi nell'anno precedente siano stati non superiori a 65 mila euro; altro punto importante da ricondurre alla voce novità per il regime forfettario è che non rappresentano più cause ostative fattori quali l'acquisto di beni strumentali per somme superiori a 20 mila euro e l'aver sostenuto spese per lavoro dipendente maggiori di 5 mila euro. Riguardo all'ultimo punto, poter avere dei dipendenti ha, per un forfettario, alcuni aspetti per nulla trascurabili, poiché essi non operano ritenute alla fonte e indicano i compensi corrisposti e il codice fiscale dei percettori (per i quali non si opera la ritenuta fiscale) nella propria dichiarazione dei redditi. Nella busta paga del lavoratore dovranno essere indicati voci come la retribuzione lorda, l'imponibile e le ritenute fiscali. Il lavoratore avrà poi l'onere di presentare il 730 o il proprio modello dei redditi e sottoporre a tassazione il reddito da lavoratore dipendente che ha ottenuto nel corso dell'anno.