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14/02/2019 - PIGNORABILITÀ DELLE PENSIONI, INTERVIENE LA CORTE COSTITUZIONALE
È sicuramente di grandissima rilevanza una recente sentenza della Corte Costituzionale, la n. 12 depositata il 31 gennaio 2019: tale sentenza è legata ad un argomento molto spinoso e di grande attualità, ossia la pignorabilità della pensione e degli stipendi. In particolare, l'intervento dei giudici riguarda anche eventuali limiti temporali all'applicazione delle leggi in merito. Nello specifico, la questione posta in esplicito riferimento alla pronuncia della Corte con la sentenza n. 85 del 2015 va considerata come da accogliere in riferimento a un principio fondamentale, quello di eguaglianza, a sua volta collegato a filo doppio al principio dell'impignorabilità parziale dei trattamenti pensionistici. Di conseguenza, i giudici affermano che la disciplina transitoria, la cui introduzione risale al 2015 e che limita la pignorabilità dei trattamenti previdenziali di stipendi e indennità ai provvedimenti successivi al 2015, è da considerarsi incostituzionale perché discrimina i casi pendenti al momento dell'entrata in vigore della riforma. La consulta afferma ancora una volta la maggiore rilevanza da assicurare alla tutela del pensionato rispetto agli interessi del creditore. La Corte sostiene infatti che “nel contesto in cui il legislatore ha effettivamente esercitato la sua discrezionalità al fine di garantire la necessaria tutela al pensionato che fruisce dell’accredito sul proprio conto corrente, riisulta irragionevole che tale tutela non sia estesa alle situazioni pendenti al momento dell’entrata in vigore della novella legislativa”.