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27/02/2019 - FATTURE ELETTRONICHE, NUMERI POSITIVI SECONDO L'AGENZIA DELLE ENTRATE

“La possibilità di controllare in maniera efficace gli scambi di denaro legati al pagamento di beni e servizi rappresenta un obiettivo di primaria importanza per lo Stato – sono le considerazioni dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dott.ssa Maria Emilda Sergio – poiché consente di avere strumenti da mettere in campo nella difficile lotta contro la piaga dell'evasione fiscale. Come detto più volte, sono stati compiuti dei passi in avanti notevoli negli ultimi anni, ma ancora rimane tantissimo da fare, soprattutto a livello culturale, riguardo una battaglia tanto intensa quanto indispensabile e che – aggiunge la Dott.ssa Maria Emilda Sergio -riguarda e interessa tutti. E in questa direzione va sicuramente, perlomeno nelle intenzioni, l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria”.

Sicuramente qualsiasi considerazione approfondita è prematura in merito a quella che è considerata una delle novità più importanti degli ultimi anni, ma l'Agenzia delle Entrate esprimono una certa soddisfazione relativamente ai numeri legati alle fatture elettroniche inviate in questo primo scorcio del 2019: per mezzo del comunicato stampa del 19 febbraio scorso, infatti, viene evidenziato come fino al giorno precedente 2,3 milioni di operatori hanno provveduto all'invio di 230 milioni di e-fatture. Ed è altresì interessante notare come il flusso sia in aumento già considerando solo i dati dei mesi di gennaio e di febbraio: al 31 gennaio 2019, infatti, si contavano 100 milioni di fatture inviate da 1 milione e mezzo di operatori. Gli invii non andati a buon fine per i più svariati tipi di errore (relativi a codice della partita Iva, nell'estensione del file, del codice destinatario, solo per citarne alcuni) rappresentano meno del 4,5% del totale.

Concentrandosi invece su come i vari settori abbiano metabolizzato tale novità, emerge che quello maggiormente interessato alla fatturazione elettronica è il commercio all'ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli; numeri importanti anche per le manifatture, le attività di noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese. Interessante anche soffermarsi sulle informazioni legate alle diverse regioni italiane: nella classifica in questione la Lombardia è nettamente in testa, con più di 80 milioni di invii; sul secondo gradino del podio il Lazio, seguito dall'Emilia Romagna. Numeri rilevanti anche per Piemonte e Veneto, mentre al Centro la Toscana supera Marche e Umbria. Al Sud i numeri diminuiscono, con la Campania che con i suoi quasi 7 milioni di invii precede Sicilia e Puglia.

“Di certo l'epoca della fatturazione elettronica rappresenta un momento di svolta notevole – dice la Dott.ssa Sergio – ma ancora siamo al riguardo alla fase iniziale, per cui ci sarà tempo e modo per valutare i risultati ottenuti in maniera più ragionata e approfondita. Restiamo sempre convinti del fatto che siamo al cospetto di un problema economico e sociale di enormi proporzioni (mi riferisco a evasione ed elusione fiscale) e che le soluzioni da mettere in atto debbano essere ancora tante e diversificate. Ma ribadiamo con forza come il problema dell'evasione fiscale sia anche culturale: non bisognerebbe mai dimenticare questo aspetto – conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia – per poter affrontare in maniera completa la questione della lotta all'evasione. E per fare un passo importante in tal senso, oltre a dover abituare le nuove generazioni al rispetto della legalità, è auspicabile anche riformare il sistema fiscale, puntando alla sostenibilità, alla trasparenza e all'equità”.